di Claudio Micalizio
I centri storici con le loro attività commerciali, i palazzi delle istituzioni e i monumenti sono da sempre il cuore pulsante delle nostre città: luoghi naturali di incontro e di socializzazione, le piazze e le strade di piccoli e grandi centri urbani custodiscono in fondo la memoria collettiva delle nostre comunità e in un territorio ricco di arte e cultura, come accade per gran parte dei comuni della provincia di Pavia, diventano anche vetrine e volani preziosi per l’economia turistica. Il nostro capoluogo ne è da sempre la testimonianza più evidente e probabilmente mai come nel 2025 avrà l’occasione di mettersi in gioco, accogliendo i visitatori che due eventi di rilevanza internazionale promettono di intercettare: le celebrazioni per i 500 anni della Battaglia di Pavia e il Giubileo.
In questo contesto, proprio il commercio svolgerà un ruolo decisivo nell’accogliere i visitatori, con i servizi ricettivi ma anche con l’offerta di esperienze di shopping e intrattenimento su misura. Il cantiere delle attività ferve e nelle prossime settimane saranno svelate le principali iniziative. Intanto Pavia fa i conti dopo il periodo natalizio e all’immediata vigilia dei saldi invernali, due appuntamenti decisivi per il commercio locale che rappresentano anche una sorta di prova generale per quanto accadrà nei prossimi mesi.
«Un po’ come è accaduto l’anno scorso gli acquisti natalizi sono partiti in maniera molto molto cauta – spiega – e probabilmente hanno influito gli sconti del Black Friday che hanno impazzato per buona parte del mese di novembre. Confidiamo che gli affari abbiano preso velocità a ridosso delle feste, quando c’è tradizionalmente un aumento della propensione agli acquisti, magari dell’ultimo momento, per i regali ancora in sospeso: stando ai primi dati che stiamo ricevendo dai nostri associati sul territorio, è andata così anche quest’anno, ma è evidente che per tirare un bilancio più chiaro occorrerà attendere dopo le feste».
Quando prenderà il via la stagione dei saldi invernali, altro periodo tradizionalmente cruciale per il vostro settore, quali aspettative nutrite: sono ancora un’iniziativa importante o, in un commercio dove la grande distribuzione e l’e-commerce hanno abituato a sconti e offerte tutto l’anno, il rito dei saldi rischia di perdere efficacia?
«Negli ultimi tempi i saldi sono effettivamente diventati un tema molto delicato e divisivo all’interno del commercio: è vero che, con le offerte che si susseguono in ogni periodo dell’anno, l’appuntamento dei saldi rischia di diventare un po’ desueto e poi non aiuta neanche il fatto che i saldi invernali apriranno il 4 gennaio, quindi proprio a ridosso delle feste, anzi appena prima della Befana. Certo, bisognerebbe fare un ripensamento generale dei saldi che comunque restano un’occasione molto importante anche per i consumatori e questo aspetto va sottolineato».
Il cosiddetto commercio di “prossimità” svolge un ruolo sociale molto importante perché spesso rappresenta un servizio essenziale per il cittadino e poi contribuisce a tenere vivi i centri storici: come è la situazione a Pavia?
«Anche a Pavia la situazione del commercio di vicinato è estremamente delicata e possono confermarcelo alcuni dati: negli ultimi dieci anni, nel centro storico del capoluogo, un esercizio commerciale su tre ha abbassato definitivamente la saracinesca e il saldo tra aperture e chiusure è decisamente negativo. Non solo, sta cambiando anche la tipologia dei negozi che ormai vivacizzano il centro storico: sono sempre più attività di pubblico esercizio, come bar e take-away, e meno negozi di commercio tradizionali, come scarpe e negozi di abbigliamento, negozi di dischi, edicole, profumerie e librerie».
Le istituzioni locali vi supportano abbastanza?
«Con le istituzioni è aperto un dialogo positivo per sostenere il commercio di vicinato grazie anche all’istituto del distretto urbano del Commercio: un esempio di quella che può essere la via maestra da seguire è quello che è stato fatto nella mattinata del 21 dicembre dove, insieme alla nostra associazione e con il patrocinio del Comune, abbiamo creato un evento – “Shopping and jazz” – grazie a una banda che nella mattinata ha vivacizzato le vie dello shopping centro storico di Pavia allietando i consumatori e i visitatori con musiche atte a festeggiare lo spirito e ad accompagnare e gli acquisti natalizi: ecco questo è un piccolo esempio da seguire per puntare su eventi che possono attrarre persone a Pavia e contribuire a vivacizzare così il nostro bel centro storico».
Oltre agli eventi, cosa bisognerebbe fare per rilanciare il centro e aiutare concretamente la vostra categoria?
«Il rilancio del centro storico non può che passare da eventi che siano in grado di attrarre, come appena accennato, tante persone a visitare le vie e le piazze centrali ma, attenzione, questo non è sufficiente: si parla molto spesso del centro storico di Pavia come di un “centro commerciale naturale” ma, come tutti i centri commerciali, per essere attrattivo anche il centro storico di Pavia deve essere raggiungibile facilmente. In primo luogo, ovviamente, deve essere raggiungibile da parte dei potenziali clienti e quindi c’è la necessità di potenziare l’offerta di posti auto e di avere più parcheggi a corona del centro storico; e poi deve essere garantita l’accessibilità anche da parte dei fornitori, cioè i commercianti devono essere messi nelle condizioni di essere raggiunti agevolmente da quanti li forniscono delle merci che devono essere consegnate in maniera puntuale e possibilmente anche comoda, vicino ai negozi destinatari delle consegne. Ecco tutto questo, purtroppo, a Pavia manca ancora e su questi aspetti evidentemente bisognerà fare dei ragionamenti con l’amministrazione comunale».
All’orizzonte ci sono due eventi molto importanti per il capoluogo: il Giubileo, che è un appuntamento globale ma promette di intercettare un flusso turistico anche qui nel nostro territorio, e poi la Battaglia di Pavia con le celebrazioni imminenti per l’anniversario dei 500 anni. Come vi state preparando a questi due eventi? Avete iniziative in programma?
«Il Giubileo sarà certamente un evento di portata mondiale e il fulcro sarà Roma ma anche Pavia, a mio avviso, potrà ritagliarsi un suo ruolo all’interno di questo importantissimo avvenimento. Il nostro capoluogo è infatti crocevia di diversi cammini religiosi fra i quali la via Francigena ed è lecito attendersi pertanto un aumento del numero di pellegrini che transiteranno da Pavia per dirigersi a Roma: noi dovremo essere pertanto bravi a prepararci per accoglierli offrendo servizi ma anche mettendo in vetrina le nostre bellezze artistiche e naturali e le nostre eccellenze enogastronomiche. La battaglia di Pavia sarà senz’altro l’evento clou del 2025 per la nostra provincia e anche in questo caso dovremo essere molto bravi a sfruttare appieno questa opportunità: ovviamente stanno fervendo i preparativi, nelle prossime settimane ci saranno gli incontri decisivi tra i vari stakeholder proprio per programmare le iniziative e gli eventi collaterali che contribuiranno a rendere ancora più epocale questo avvenimento».