L’Oltrepò Pavese è una terra ricca di bontà gastronomiche, alcune anche molto antiche. Come la Pomella genovese, particolare varietà di mela tipica della Valle Staffora: per lunghi decenni a rischio scomparsa, oggi il frutto è tornato a crescere nella sua terra di origine.
La Pomella genovese è una mela di dimensioni piccole, di forma appiattita e dalla buccia liscia e cerosa generalmente verde, ma con una vistosa mascella rossa quando è esposta al sole. L’interno è il suo bene più prezioso: la polpa è bianca, soda e molto aromatica, motivo per cui la mela risulta particolare gustosa e zuccherina. L’area di diffusione storica di questa varietà sono le colline della Valle Staffora, ma oggi è presente particolarmente nei comuni di Ponte Nizza e Bagnaria, dove si trova sia coltivata nei campi delle aziende agricole, sia come albero singolo nei terreni delle più antiche famiglie contadine della zona.
Tradizionalmente la Pomella genovese cresce tra i 100 e 1000 metri di altitudine, è una specie autoctona della valle e viene raccolta ancora acerba tra fine settembre e ottobre, per poi essere lasciata a maturare fino ad aprile. Deve il suo nome particolare all’abitudine storica dei produttori di mele di andare a vendere le mele sul mercato ligure, muovendosi in carovane che percorrevano i tracciati delle antiche vie del sale tra i due versanti dell’Appennino, piacentino-pavese a nord e tosco-ligure a sud. Le mele, lungo queste vie, venivano commerciate già in epoca dei monaci del monastero di San Colombano a Bobbio, mentre la prima attestazione storica delle Pomelle risale al 1901, quando l’agronomo Girolamo Molon descrive il frutto come una “varietà avuta nel 1895 dal sig. Barbieri di Borgoratto”.
La preziosa mela Pomella genovese oggi è tornata a popolare la Valle Staffora, e per tutelarne la produzione e valorizzarne il consumo è nata anche l’Associazione di tutela per la Pomella genovese della Valle Staffora. Inoltre, la varietà è stata inserita nell’Arca del gusto Slow Food. Grazie al suo gusto particolarmente saporito, la Pomella genovese si usa per una moltitudine di ricette, dai dolci al risotto, e recentemente anche il sidro.
(Foto da www.informacibo.it)