In Oltrepò Pavese la produzione di miele, il prezioso nettare delle api, ha una tradizione antica. Nel piccolo borgo di Zavattarello, viene tramandata a partire dall’800 dal conte Luigi Dal Verme fino ai giorni nostri. Nel “paese del miele e delle api” nel 2015 è nata l’associazione Apicoltori Oltrepò Montano, una rete che ha come obiettivo quello di valorizzare in primis il prelibato prodotto, ma anche di creare un’attrattiva turistica legata ad esso, e che raduna più di 45 soci che si impegnano a produrre il miele seguendo un rigido disciplinare.
Arnie ed apicoltori, non si trovano soltanto a Zavattarello, su queste colline ricche di flora da impollinare, ma anche nelle zone di Casteggio, Montecalvo Versiggia, Robecco Pavese e Broni. Ma torniamo a Zavattarello, uno dei borghi più belli d’Italia, famoso per il Castello Dal Verme, e per il suo miele che si è persino aggiudicato il premio Goccia d’Oro, tanto ambito dagli apicoltori d’Italia. Nei campi che circondano il borgo si trovano oltre 350 arnie, e una Stazione di Fecondazione dell’Ape Ligustica, appartenente alla famiglia dell’ape mellifera considerata essenziale per la preservazione dell’ecosistema dell’Oltrepò Pavese.
Nel 2018 proprio qui è nato anche un premio dal nome “L’Oro di Zavattarello”, destinato ai migliori scritti inediti relativi proprio alle operose api. Le varietà più diffuse? Millefiori, Acacia, Tiglio, Castagno e una piccola percentuale del raro miele di girasole, che si possono acquistare direttamente dal produttore e nelle botteghe della zona.
(Eleonora Lanzetti)