di Raffaella Costa
Un territorio che racconta storie antiche, un patrimonio archeologico che svela le sue radici: il 2 marzo 2025 segna un’importante tappa per la divulgazione storico-archeologica dell’Oltrepò Pavese. Presso l’Auditorium di Palazzo Certosa Cantù, il Civico Museo Archeologico di Casteggio e dell’Oltrepò Pavese (MAC) ospiterà la presentazione ufficiale di Clastidium 222 A.C. – I Romani in Oltrepò, un innovativo progetto culturale promosso da Fedegari Group in collaborazione con l’Università degli Studi di Pavia.
Frutto della consolidata vocazione di Fedegari Group nel campo culturale ed editoriale, Clastidium 222 A.C. si propone di far luce sul processo di romanizzazione dell’Oltrepò Pavese attraverso un volume di pregio e un sito web dedicato, entrambi curati dal Prof. Stefano Maggi, docente di Archeologia Classica all’Università di Pavia. Il tutto è arricchito dalle preziose immagini fotografiche, realizzate da Giò Martorana, che offrono un suggestivo viaggio visivo tra siti storici e reperti archeologici custoditi nel nuovo Museo Archeologico di Casteggio.

Il Civico Museo Archeologico di Casteggio
Giuseppe Fedegari, lei è un imprenditore profondamente legato al territorio in cui opera. Come nasce questo legame con la storia e la cultura locale?
«Il nostro territorio è ricco di storia, un patrimonio inestimabile che ci definisce come comunità. Le prime fasi di questo lavoro, quando accompagnavo il professor Maggi sui siti archeologici e al museo, sono state una vera scoperta. Ascoltarlo mi ha dato una lettura nuova e più approfondita della nostra storia, aprendo ulteriormente i miei occhi sul valore del nostro passato».
Nel libro si sottolinea come i Romani, arrivando nella Pianura Padana, abbiano saputo vedere un potenziale di sviluppo. Cosa possiamo imparare da questa visione?
«I Romani hanno visto nelle nostre terre un luogo di opportunità, un potenziale di crescita commerciale e agricola. La loro visione non si limitava ai confini italiani, ma guardava al Nord Europa. Questo ci insegna che, dove non c’è visione, un territorio muore. La storia ci interroga su questo, e noi, a differenza di altri popoli, abbiamo una storia che ci rende diversi. Siamo ciò che siamo grazie al nostro passato».
Lei ha visitato il Museo Archeologico di Casteggio ed è rimasto colpito dalla bellezza di alcuni oggetti. Cosa la colpisce di più in questi reperti?
«La bellezza di questi oggetti è ancora attuale, a distanza di 2000 anni. Questo dimostra che la bellezza oggettiva dura nel tempo, è un valore che non conosce confini e limiti temporali. Sono rimasto colpito dalla maestria degli artigiani romani, dalla loro capacità di creare oggetti di straordinaria bellezza e funzionalità».
Come imprenditore, come applica questi insegnamenti del passato nel suo lavoro quotidiano?
«La storia è il nostro DNA, ci fornisce le radici e l’identità. L’innovazione è il nostro futuro, ci permette di crescere e di affrontare le sfide del mercato globale. Cerchiamo di coniugare questi due aspetti, valorizzando la nostra storia e proiettandoci verso il futuro con coraggio e visione».
Clastidium 222 – I Romani in Oltrepò
Il volume rappresenta un’opera fondamentale per la comprensione della romanizzazione del territorio oltrepadano. Attraverso un linguaggio accessibile ma rigoroso, guida il lettore alla scoperta delle trasformazioni che la presenza romana ha portato in queste terre, dall’agricoltura alle infrastrutture, fino agli scambi commerciali che hanno reso l’Oltrepò un punto strategico nei collegamenti tra il Mediterraneo e l’Europa continentale. Come sottolineato dall’autore la presenza romana in Oltrepò ha rappresentato un punto di svolta nello sviluppo agricolo e commerciale della regione. La Cisalpina divenne un crocevia di scambi tra il Mediterraneo e l’Europa continentale, con collegamenti strategici che spaziavano dalla costa francese alla penisola iberica, fino alle regioni interne della Francia, della Svizzera e della Germania, nonché all’Austria e all’area dalmata. Questa rete di interconnessioni ha contribuito in modo determinante alla crescita economica e produttiva del territorio.
Oltre al volume, il sito web Clastidium 222 (https://www.clastidium222.it/) offre approfondimenti sui principali siti archeologici del territorio, corredati da immagini e descrizioni dettagliate. Inoltre, presenta una panoramica sui reperti più significativi conservati presso il Museo Archeologico di Casteggio, permettendo agli utenti di esplorare virtualmente il ricco patrimonio storico presente.
Fedegari Group: Un’Impresa Tra Innovazione e Cultura
Fondata negli anni ’50 dai fratelli Fortunato e Giampiero Fedegari, l’azienda è oggi leader mondiale nelle soluzioni di sterilizzazione e bio-decontaminazione per il settore farmaceutico e biotech. Con oltre 700 dipendenti e una presenza consolidata in più di 100 paesi, Fedegari non solo eccelle nel proprio ambito industriale, ma si distingue anche per il costante impegno nella valorizzazione della cultura e della conoscenza storica del territorio.
Clastidium 222 si configura dunque come un’iniziativa di grande valore, capace di coniugare rigore scientifico, passione per la storia e impegno nella divulgazione, contribuendo a restituire alla comunità un tassello fondamentale del proprio patrimonio culturale.
Il ricavato totale delle donazioni del libro sarà interamente devoluto al MAC.
INFORMAZIONI
Domenica 2 marzo, ore 17
Auditorium Palazzo Certosa Cantù – CASTEGGIO
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Per iscrizioni: info@museocasteggio.it