di Raffaella Costa
Nel 2025, Pavia commemora il cinquecentenario della Battaglia di Pavia con un ricco programma di eventi che si estenderà per tutto l’anno. Promossa dal Comune di Pavia, dalla Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia e dalla Fondazione Monte di Lombardia, con Intesa Sanpaolo come main partner, l’iniziativa vede il coinvolgimento dell’Università di Pavia nel Comitato Promotore e di Alto Coordinamento presieduto da Giulio Tremonti. L’obiettivo è analizzare e rievocare l’evento storico da molteplici prospettive, con uno sguardo che supera i confini della provincia pavese e si estende a un contesto europeo.
Il programma prevede una mostra multimediale sulla battaglia, una grande rievocazione storica con 500 figuranti da tutta Europa, un concerto della Banda dell’Esercito Italiano, un convegno di studi e una straordinaria esposizione di arazzi del 1500 che raffigurano lo scontro. Pavia si prepara così a offrire una visione inedita di un evento che, oltre a influenzare il corso della storia, invita a riflettere sulle analogie con le sfide geopolitiche contemporanee.
Le celebrazioni prenderanno il via il 6 febbraio al Cinema Politeama con un talk e la proiezione del film di Ermanno Olmi dedicati alla battaglia. Questo sarà solo il primo di una lunga serie di appuntamenti che accompagneranno cittadini e visitatori in un viaggio alla scoperta di un capitolo cruciale della storia europea. Attraverso conferenze, mostre e spettacoli, Pavia renderà omaggio a un evento che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva e nel patrimonio culturale della città. Ma quale ricaduta attenderci sulla città da questo anno così importante? Ne abbiamo parlato con il sindaco di Pavia, Michele Lissia.
Siamo ormai agli sgoccioli dall’avvio dei primi eventi. Da sindaco, cosa si aspetta da questo 2025 così importante per Pavia?
«Mi aspetto che sia un momento in cui la città possa fiorire dal punto di vista culturale, grazie alle molteplici iniziative legate alla ricorrenza della Battaglia di Pavia. Sarà anche un’occasione per accogliere visitatori da altre parti d’Europa e del mondo. Abbiamo già conferme che in alcuni momenti avremo presenze internazionali. Mi auguro inoltre che i pavesi riscoprano fiducia nella loro città e nelle sue potenzialità. Spesso percepisco un senso di rassegnazione, come se Pavia non potesse farcela. Dobbiamo invece spingerci oltre i limiti, che spesso sono solo nella nostra testa, e affrontare con coraggio le sfide. Questa ricorrenza dimostra che possiamo organizzare eventi di alto livello e valorizzare il nostro patrimonio culturale. Pensiamo, per esempio, alla grande esposizione degli arazzi del ‘500 o alla mostra dedicata alla Battaglia, ma non sarà l’unica: nei prossimi anni avremo altre ricorrenze importanti, come i 200 anni dalla morte di Foscolo e l’anniversario di Alessandro Volta, che ha rivoluzionato la scienza con la creazione della pila».
Pavia ha un grande patrimonio artistico e storico. Come pensa che la città possa valorizzarlo al meglio?
«Pavia deve essere in grado di sfruttare tutto il suo potenziale. Ce la faremo, ne sono convinto, ma servono determinazione, forza e soprattutto la capacità di lavorare insieme in modo concorde con tutte le istituzioni. È fondamentale che le istituzioni operino allo stesso livello, con l’obiettivo comune di approfondire e sostenere lo sviluppo della città. Inoltre, dobbiamo valorizzare il nostro patrimonio artistico collettivo, promuovendo ad esempio il Romanico pavese e le radici storiche della città. Pavia è stata un crocevia di civiltà nel corso dei secoli, e il patrimonio che ci è stato lasciato deve essere reso fruibile da tutti».
Prima ha parlato di sfruttare tutte le potenzialità della città. I commercianti e i ristoratori hanno risposto all’evento? Ci saranno iniziative specifiche, come menù a tema?
«Stiamo lavorando anche su questo aspetto. Oggi presentiamo il programma generale, ma nei prossimi giorni annunceremo iniziative complementari di carattere turistico e commerciale. L’obiettivo è coinvolgere le attività della città per rendere questa ricorrenza un’esperienza diffusa, che valorizzi non solo la storia, ma anche le eccellenze locali. I commercianti e i ristoratori avranno un ruolo importante nel creare un’atmosfera speciale per cittadini e turisti».
Questo anniversario può essere considerato un anno zero per Pavia?
«Esattamente. Speriamo che sia il punto di partenza per una crescita costante, senza regressioni. Pavia ha un patrimonio storico, artistico e culturale straordinario: dobbiamo saperlo valorizzare al meglio, lavorando insieme con determinazione e spirito di collaborazione tra tutte le istituzioni e la comunità. Solo così potremo costruire un futuro all’altezza della nostra storia».
Gli eventi principali:
6 febbraio ore 19.30: al Cine-teatro Politeama di Pavia si terrà il talk “Un evento epocale nella storia d’Europa” seguito dalla proiezione del film di Ermanno Olmi “Il mestiere delle armi”.
14 febbraio ore 18:00: inaugurazione della mostra multimediale “La battaglia di Pavia, 24 febbraio 1525: i tempi, i luoghi, gli uomini”, al Castello Visconteo di Pavia, che offrirà un’immersione multimediale nel contesto storico della battaglia. La mostra aprirà al pubblico dal 15 febbraio alle ore 10:00. Il progetto espositivo avrà come fulcro l’opera di Mario Acerbi “L’assedio di Pavia” (1932) proveniente dal patrimonio artistico del Gruppo Intesa Sanpaolo. Il dipinto, unica opera esposta dal vivo, contribuirà in modo significativo a una più profonda comprensione e a un più ampio apprezzamento dell’impatto della battaglia, compresi i suoi echi nell’arte europea.
Venerdì 21 febbraio ore 18: al Cine-teatro Politeama, anteprima pubblica del primo episodio del documentario “La Battaglia di Pavia e altre storie. Duemila anni di vita di una capitale” che sarà trasmesso alle 21.15 da Sky Arte il 24 febbraio, anniversario della battaglia.
Domenica 23 febbraio ore 14:30: Rievocazione Storica al Castello di Mirabello, con la partecipazione di oltre 500 figuranti provenienti da tutta Europa. A partire dal 21 febbraio e fino al 23 febbraio sarà possibile visitare l’accampamento montato dai rievocatori nel parco intorno al Castello di Mirabello.
Lunedì 24 febbraio ore 21: Concerto al Teatro Fraschini per il Cinquecentenario con la Banda dell’Esercito Italiano.
Domenica 30 marzo: Corri Battaglia di Pavia, una gara podistica che attraverserà i luoghi storici della battaglia.
7-9 aprile 2025: Convegno scientifico internazionale “Pavia 1525. Una battaglia epocale in un mondo che cambia”, presso l’Università di Pavia e i Collegi Universitari, con la partecipazione di storici e studiosi di fama mondiale.
Dal 5 aprile a giugno 2025 con possibilità di proroga in Santa Maria Gualtieri, mostra documentale “La miseranda Citade. Pavia assediata 1522-1527” a cura dell’Archivio Storico Civico in collaborazione con la biblioteca civica Carlo Bonetta. La mostra presenta un crescendo di avvenimenti a partire dal 1522, con il suo apice nel 1525 e l’epilogo del sacco di Pavia del 1527. Si racconta, attraverso le testimonianze dirette della gente comune, la vita quotidiana dei Pavesi. Si espone un piccolo saggio delle tipologie documentarie conservate nel fondo dell’Archivio storico del Comune di Pavia.
Dal 18 settembre 2025 la mostra “Pavia 1525: la città, le arti, la battaglia” sempre al Castello Visconteo sorprenderà il visitatore con una esposizione di opere d’arte che offriranno una prestigiosa testimonianza della splendida fioritura artistica e culturale che la città di Pavia conobbe nel Rinascimento e con la raffigurazione della battaglia, concepita e realizzata pochissimi anni dopo, negli spettacolari arazzi del Museo di Capodimonte, eccezionalmente concessi in prestito per il Cinquecentenario, tessuti negli anni 1530-1532 dalla manifattura fiamminga di Jan e Willem Dermoyen su disegni di Bernard von Orley.
Ottobre 2025: Convegno organizzato da ASPEN Institute
Alla conferenza di stampa di presentazione degli eventi dedicati alla Battaglia di Pavia hanno partecipato, oltre al Sindaco di Pavia, Giovanni Merlino, Vicepresidente della Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia, Mario Cera, Presidente della Fondazione Monte di Lombardia, componenti del Comitato Promotore per le celebrazioni del Cinquecentenario. Presente in rappresentanza del Rettore dell’Università di Pavia il Prorettore Vicario Giampaolo Azzoni.
Mario Cera ha sottolineato l’importanza delle celebrazioni del Cinquecentenario nel 2025 come opportunità unica per rilanciare Pavia a livello nazionale e internazionale, con la Fondazione Monte di Lombardia che si è impegnata significativamente per sostenere questa iniziativa. Giovanni Merlino ha evidenziato le aspettative turistiche legate all’evento, prevedendo visitatori da tutta Europa, in particolare da Spagna, Francia, Germania, Inghilterra e Austria, paesi storicamente coinvolti nell’evento commemorato. Ha inoltre enfatizzato l’importanza dell’accoglienza turistica in tutta la provincia, includendo l’Oltrepò e la Lomellina, con particolare attenzione alla tradizione culinaria locale. Giampaolo Azzoni ha evidenziato l’importanza della battaglia di Pavia come momento cruciale della storia moderna. Ha sottolineato come le celebrazioni del 500° anniversario rappresentino un’opportunità per promuovere la città e approfondire le conseguenze politiche, artistiche, sociali e culturali dell’evento. Ha inoltre ricordato la notevole resilienza dimostrata dall’Università che, nonostante i saccheggi subiti dalla città, riuscì a mantenere e rafforzare il suo ruolo come centro di studi internazionale.