Una guida completa e dettagliata di cosa fare e vedere a Lomello
Cuore della Lomellina centrale, Lomello è uno dei borghi longobardi meglio conservati dell’Oltrepò Pavese. Un vero scrigno di tesori, grazie al suo passato di residenza occasionale dei primi re longobardi tra il VI e il VII secolo, ma anche una destinazione divertirsi con feste e sagre caratteristiche e coinvolgenti.
1. Visitare la Collegiata di Santa Maria Maggiore
Tra i molti monumenti d’interesse di Lomello, la Collegiata di Santa Maria Maggiore spicca per l’importanza storica e per la bellezza architettonica. Venne costruita all’inizio dell’XI secolo, quando i conti Palatini si insediarono a Lomello, e colpisce con le sue proporzioni imponenti. La basilica è un esempio eccellente di romanico lombardo, e all’interno è molto solenne con le sue tre navate divise da pilastri massicci. Nella canonica potete visitare anche il Museo degli Stucchi, dove sono esposti i frammenti superstiti della decorazione che abbelliva la navata centrale.
2. Ammirare il Battistero di San Giovanni ad Fontes
Posto accanto alla Collegiata di Santa Maria Maggiore, il Battistero di San Giovanni ad Fontes è un prezioso piccolo complesso che, secondo le stime, dovrebbe risalire al VII secolo. Alto 13 metri e costruito interamente in mattoni, il Battistero ha una particolare forma ottagonale ed è sormontato da una cupola. L’interno è affascinante, con le nicchie semicilindriche voltate a botte e la luce che entra da otto finestre, e soprattutto conserva un’antica fonte battesimale di forma esagonale, rara in area lombarda ma molto diffusa in regioni come l’Istria e l’area di Aquileia.
3. Scoprire la chiesa di San Michele
Merita di essere scoperta la chiesa di San Michele, più recente rispetto alla Collegiata ma altrettanto affascinante: è dell’XII secolo, è costruita in stile romanico e venne costruita fuori dalle mura dell’antico abitato in onore dell’Arcangelo, a cui i longobardi erano particolarmente devoti. Il complesso è molto caro ai cittadini perché conserva all’interno alcuno frammenti della Santa Croce, venerate e celebrate ogni anno la seconda domenica di maggio con una processione e la benedizione dei campi e dei prodotti della terra.
4. Visitare il Castello Crivelli
Anche Lomello ha il suo maniero: è Castello Crivelli, dimora nobiliare riedificata su una rocca precedente nel 1381 per volere di Gian Galeazzo Visconti, ma più volte rimaneggiata nel corso dei secoli. L’aspetto odierno si deve all’ultimo intervento del 1549 e a una sapiente opera di conservazione, grazie a cui oggi il maniero può ospitare gli uffici del Comune. Le sale affrescate sono particolarmente preziose, e possono essere ammirate con visite guidate organizzate dalla Pro Loco la domenica e nei giorni festivi (da aprile a ottobre).
5. Assistere a “Laumellum”
Settembre a Lamello vuol dire solo una cosa: va in scena Laumellum, la grande rievocazione storica che vi farà compiere un viaggio indietro nel tempo di 1400 anni. La festa a tema longobardo propone un programma ricco di appuntamenti imperdibili, tra cui il torneo di arcieri “Teodolinda e giostra del diavolo”, il momento della rievocazione vera e propria, il grande banchetto per le nozze di Teodolinda, ristorazione, musica e spettacoli che ravvivano le vie del borgo fino a notte fonda.
6. Partecipare alla Sagra del Strachìn
L’appuntamento dell’estate, invece, è la Sagra del Strachìn, tutta dedicata alla degustazione del gorgonzola (strachìn il nome dialettale), eccellenza prodotta con latte pastorizzato nelle stalle di Lombardia e Piemonte. Tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, Lomello diventa per un weekend la capitale del gorgonzola, e propone l’assaggio dei piatti più tipici preparati con il prezioso formaggio, da gustare in compagnia nella piazza del borgo. Non mancano anche iniziative e visite guidate per scoprire la storia del paese.
(Martina De Angelis)