Una guida completa e dettagliata alle cose da fare e vedere a Romagnese
Romagnese è stato inserito tra i “Gioielli d’Italia”, e di un gioiello ha tutte le caratteristiche. Il piccolo borgo di 581 abitanti si trova nella zona montana dell’Oltrepò Pavese ed è un vero e proprio concentrato di arte e cultura soprattutto grazie alla presenza del Castello trecentesco eretto dal casato dei Dal Verme, che governò queste terre e ne fece la loro fortuna.
1. Scoprire i resti del Castello
Dell’antico splendore del Castello di Romagnese, fondato nel Trecento dal casato dei Dal Verme, oggi rimangono solo alcune parti, ma sono sufficienti per immaginare come dovesse essere la dimora tra il XIV e il XV secolo, al massimo del suo splendore. Oggi si possono ammirare la torre e una costruzione arenaria con un notevole portale, che però risale all’Ottocento. Attualmente gli edifici del Castello ospitano gli uffici comunali, mentre all’interno della torre è stato allestito un interessante Museo di Arte Contadina di Romagnese.
2. Visitare il Museo dell’Appennino Lombardo delle quattro province
Il Museo di Arte Contadina di Romagnese, dal 2019 rinominato Museo Appennino Lombardo delle quattro Province, si trova all’interno della Torre del Castello Dal Verme ed è un’esposizione etnografica che nasce dalla donazione di oggetti antichi usati nelle case e nei lavori di una volta. Durante il percorso è possibile ammirare pezzi unici, integrati con mostre fotografiche e pannelli multimediali e scoprire anche l’impegno di Romagnese durante la Resistenza nelle guerre. Dalla cima della Torre, poi si gode una vista panoramica mozzafiato.
3. Entrare nella chiesa di San Lorenzo Martire
Durante la visita a Romagnese vale la pena prendere del tempo per entrare nella chiesa di San Lorenzo Martire. Eretta nel 1700, all’esterno ha una bella facciata barocca e un sagrato realizzato con ciottoli di fiume, ma il suo vero valore lo nasconde all’interno: la volta, le pareti della navata e le pareti del presbiterio sono interamente affrescate a soggetto religioso e con decorazioni floreali o geometriche, creando un grande impatto visivo. Belle anche le colonne e il pavimento, entrambi in marmo colorato e finemente lavorato.
4. Ammirare il Giardino Botanico di Pietra Corva
Sulle pendici del Monte Pietra di Corvo, a 950 metri di altitudine, dal 1967 è aperto il Giardino Botanico, uno spazio voluto dal veterinario, naturalista e botanico Antonio Ridella. Il Giardino è nato come luogo di conservazione di piante montane locali e delle Alpi, ma anche di altri grandi sistemi montuosi come l’Himalaya e le Ande, e oggi ospita circa 1200 specie divise in settori in base alla provenienza geografica. Visitabile da aprile a settembre.
5. Partecipare alla Sagra della Brusadela
Il prodotto più tipico di Romagnese è la brusadela, una focaccia che viene preparata con lo stesso impasto del pane e cotta nel forno a legna, da consumare appena sformata ancora calda, magari accompagnata dal Salame di Varzi che viene prodotto nel borgo. Potete averne un assaggio durante la Sagra della Brusadela, grande evento che si tiene l’ultima domenica di agosto tutto dedicato alla degustazione di questa specialità.
6. Visitare gli oratori
La vallata che circonda Romagnese è costellata di chiese, oratori ed edifici sacri di grande valenza artistica e religiosa: seguire il Percorso degli Oratori è un modo affascinante di visitare i più belli, ma anche di scoprire una natura rigogliosa e pacifica. Tra i siti più interessanti spiccano l’Oratorio di Casa Villa dedicato alla Madonna di Caravaggio e risalente all’Ottocento, e l’Oratorio di San Lorenzo (detto anche “ai Morti di San Lorenzo”), primissima chiesa parrocchiale di Romagnese, nata per accogliere le spoglie dei morti e poi espansa nel corso dell’Ottocento.
7. Vivere la natura
Grazie al paesaggio montuoso e tipicamente appenninico che circonda Romagnese, il borgo è la base ideale per chi ama vivere la natura praticando vari tipi di attività outdoor. Primavera e estate sono il momento perfetto per approfittare di escursioni in montagna, grazie a una rete di 70 km di sentieri tra cui spiccano percorsi di grande fascino come il sentiero delle cascate del Rivarolo e il sentiero che dal Giardino Botanico porta alla cima del Monte Pietra di Corvo. In inverno, invece, ci si può divertire con la pista Renzo Gallini al Passo Penice, aperta anche quando non c’è neve per praticare il particolare sci d’erba.
(Martina De Angelis)