Una guida completa e dettagliata alle cose da fare e vedere a Santa Margherita di Staffora
Fra boschi di latifoglie e conifere e radure verdi sorge Santa Margherita di Staffora, un comune di 449 abitanti davvero particolare. Si tratta, infatti, di un vero e proprio “comune sparso”, ovvero formato da tante piccole frazioni adagiate nella zona montana dell’Oltrepò Pavese. Una particolarità che rende il territorio vario, con ambienti diversificati e caratteristiche diverse.
1. Scoprire l’Ecomuseo “Il grano in erba”
Le frazioni che compongono Santa Margherita di Staffora e il comune di Meconico hanno unito le forze e creato un punto culturale di grande interesse. È l’Ecomuseo “Il grano in erba”, una iniziativa di vari percorsi nati per raccontare la storia del territorio, un tempo quasi per intero coltivato a grano, ma anche per sensibilizzare i visitatori riguardo a una relazione sana tra uomo e ambiente. Oggi fanno parte della rete dell’Ecomuseo anche i comuni di Brallo di Pregola e Romagnese.
2. Visitare Mulino Pellegro
L’area di Santa Margherita di Staffora conserva una serie di testimonianze del passato di grande interesse socio-culturale. Per esempio a Casanova Destra, precisamente in località Mulino Pellegro, avrete occasione di visitare un antico mulino ad acqua, l’ultimo rimasto intatto e funzionante in tutta la vallata. Durante il percorso scoprirete la stanza delle macine e i locali riservati alla macinatura, e inoltre un piccolo Museo Contadino allestito con attrezzi e oggetti del passato.
3. Conoscere il Museo del Salumiere
Continuando il viaggio alla scoperta degli antichi mestieri vale la pena dedicare del tempo al Museo del Salumiere, inaugurato nel 2013 su iniziativa di Angelo Dedomenici, storico salumiere locale. È uno spazio piccolo ma ricco di spunti, che vuole raccontare e tramandare la tradizionale produzione locale del Salame di Varzi attraverso documenti e fotografie d’epoca, antichi strumenti lavorativi, la cantina della stagionatura e la ricostruzione di un tipico negozio di salumieri degli anni Trenta.
4. Visitare la Fornace Romana
Accordandosi preventivamente con il Municipio di Santa Margherita di Staffora è possibile visitare la Fornace Romana, complesso del III secolo a.C. rinvenuto casualmente nel 1957 durante la costruzione della scuola elementare. L’antico impianto, usato fino alla meta del I secolo d.C., pur non essendo intero rimane una delle fornaci romane meglio conservate di tutta la Lombardia e un’affascinante testimonianza dell’antica attività di cottura di mattoni e tegole.
5. Partecipare al Carnevale di Cegni
La frazione di Cegni organizza ancora un rito molto antico, il carnevale storico, che si svolge due volte l’anno. Il primo appuntamento è il sabato grasso, il secondo il 16 agosto, e in entrambi i casi il festeggiamento prevede gli stessi rituali tradizionali: il grande corteo che si snoda tra le vie del paese al suono di pifferi e fisarmoniche caratteristiche della valle, le danze che coinvolgono tutti i partecipanti e accompagnano il matrimonio tra il “brutto” e la “Povera Donna”, la cena e il ballo serale.
6. Vivere la natura
Una delle caratteristiche più pregevoli di Santa Margherita di Staffora è la sua natura, tutta da vivere con le attività outdoor a disposizione del visitatore. D’inverno, Pian del Poggio è un apprezzato complesso sciistico a cavallo tra Lombardia, Liguria e Emilia Romagna ai piedi del Monte Chiappo (1.700 metri), una delle cime più belle dell’alto Oltrepò e molto amata anche dagli escursionisti. Gli amanti del trekking non possono perdere anche il Sentiero dei Briganti, itinerario di 5 km che collega i paesi di Brallo e Frego passando per castagneti secolari, antichi mulini, boschi e caverne dove un tempo si rifugiavano i briganti della zona.
(Martina De Angelis)