Mentre i soldati si preparavano a combattere la Battaglia di Pavia, dietro le quinte della guerra c’era un piccolo esercito silenzioso: quello delle donne che seguivano le truppe. Certo, nessuna portava un’armatura, ma ognuna, a modo suo, era indispensabile tanto quanto un buon condottiero.
C’era, per cominciare, la più antica delle professioniste, che di spade se ne intendeva, ma non nel senso bellico. La sua missione era chiara: risollevare il morale delle truppe tra una battaglia e l’altra. E non c’era dubbio che fosse una stratega esperta, perché riusciva sempre a trovare il modo di farsi pagare in anticipo, anche dai soldati con la paga in ritardo. Il suo motto? “La guerra è dura, ma io so come addolcirla.”
Poi c’era colei che si dedicava a un solo soldato, quasi fosse la sua personale dama di corte. Gli rattoppava la camicia, gli cucinava un pasto caldo (per quanto si potesse parlare di “pasto caldo” in mezzo al fango) e lo ascoltava lamentarsi del comandante e della paga che non arrivava. Non era sua moglie, ma lo trattava meglio di una regina. Lui, dal canto suo, le prometteva di sposarla dopo la guerra… proprio come faceva con un’altra in ogni accampamento.
Infine, c’era la moglie vera, quella che l’anello al dito ce l’aveva davvero e che, anziché aspettare il marito a casa, lo seguiva ovunque, spesso con i figli al seguito. Mentre lui lucidava l’armatura, lei caricava sulla schiena metà del guardaroba familiare, un sacco di farina e magari, se la trovava, pure una gallina. Se serviva, sapeva anche farsi rispettare.
Mentre i generali si dannavano sui piani di guerra, le donne facevano girare il mondo degli accampamenti: chi vendeva illusioni, chi dava amore a senso unico e chi, con la pazienza di un santo, portava avanti una famiglia in mezzo al caos. Nessuna di loro aveva una spada, ma tutte sapevano bene come sopravvivere. E alla fine, forse, la loro era la battaglia più difficile di tutte.
Questa e tante altre curiosità si possono scoprire nella mostra multimediale La Battaglia di Pavia, 24 febbraio 1525: i tempi, i luoghi, gli uomini allestita al Castello Visconteo di Pavia. Un’esperienza immersiva che, tra ricostruzioni animate, visori VR e mappe interattive, fa rivivere il grande scontro del 1525 come mai prima d’ora. Grazie all’impiego delle più avanzate tecnologie è possibile conoscere in modo coinvolgente protagonisti, luoghi e atmosfere di un evento che ha segnato la storia d’Europa.
Oltre all’uso delle più moderne tecnologie multimediali, la mostra accoglie un’importante opera d’arte: L’assedio di Pavia (1932) di Mario Acerbi, proveniente dal patrimonio artistico del Gruppo Intesa Sanpaolo, main partner del Cinquecentenario. Il dipinto, unica opera esposta dal vivo, rappresenta un contributo essenziale per una comprensione più profonda dell’impatto della battaglia, non solo dal punto di vista storico, ma anche nelle sue risonanze artistiche.
La mostra è visitabile presso il Castello Visconteo di Pavia fino al 29 dicembre 2025.
INFORMAZIONI
ORARI
Dal lunedì al venerdì 14.00 – 18.00 (martedì chiuso)
Possibilità di prenotazione per gruppi e scolaresche per ingressi al mercoledì ore 10.00 – 14.00 (da concordare preventivamente)
sabato, domenica e festivi: 10.00 – 18.00
La biglietteria chiude alle 17.30
La mostra sarà inoltre chiusa il 15 agosto, il 24, 25, 26, dicembre.
BIGLIETTI
Intero: euro 10.00
Ridotto: euro 5.00
Over 65 – studenti/universitari (esibendo tesserino) – scolaresche – ragazzi dai 15 ai 17 anni
Famiglia (due adulti + bambini fino a 14 anni): euro 15.00
Gratuito:
– guide turistiche e giornalisti nell’esercizio della propria attività, su esibizione di tessera professionale
– persone con disabilità e n. 1 accompagnatore
– bambini fino a 14 anni
L’utilizzo dei visori NON è raccomandato ai minori di 12 anni.
Chi presenterà in biglietteria il Titolo d’ingresso della Mostra Multimediale avrà diritto a uno sconto per la Mostra degli Arazzi che sarà visitabile dal 18 settembre 2025). Valido per acquisti effettuati fino al giorno precedente l’apertura della Mostra degli Arazzi.
Castello Visconteo di Pavia – Musei Civici – Viale XI Febbraio, 35
In auto:
Possibilità di parcheggio nel circondario del Castello