di Raffaella Costa
Garlasco si prepara a vivere un 2025 ricco di eventi e iniziative che promettono di unire cultura, tradizione e innovazione. Il Teatro Carbonetti, cuore pulsante della scena culturale cittadina, sarà protagonista di una programmazione rinnovata e ambiziosa, mentre la grande piazza di Garlasco si trasformerà in un punto di incontro per eventi e manifestazioni che coinvolgeranno tutta la comunità. Fondamentale sarà anche la collaborazione con le tante associazioni locali, da sempre motore della vita sociale e culturale della città.
Abbiamo incontrato Riccardo Invernizzi, assessore Cultura ed eventi, per scoprire in anteprima cosa ci riserva il nuovo anno e per capire come Garlasco stia lavorando per diventare sempre più un punto di riferimento culturale del territorio.
Assessore Invernizzi, quali sono le prospettive culturali per Garlasco nel 2025?
«Garlasco continuerà ad essere l’epicentro culturale della Lomellina. Il nostro obiettivo è replicare e rafforzare il successo ottenuto nel 2024, puntando sugli eventi che hanno riscosso maggior gradimento».
Quali sono i piani per la stagione teatrale al Martinetti?
«Abbiamo appena concluso la stagione autunno-invernale e a febbraio partirà quella primaverile. La programmazione, discussa in commissione cultura, prevede una varietà di generi per diverse fasce d’età: dalla commedia alla prosa, dall’opera a uno speciale sul Festival di Sanremo. Stiamo registrando una crescita costante del pubblico, segno che la nostra formula funziona».
Come si struttura la programmazione annuale?
«La stagione del Martinetti è divisa in due parti: primaverile e autunnale. Mentre la programmazione primaverile è già definita, quella autunnale è ancora in fase di pianificazione. L’obiettivo rimane mantenere alto il livello qualitativo degli spettacoli e aumentare il coinvolgimento del pubblico, puntando sulla territorialità ma anche sull’eccellenza artistica».
Quale ruolo ha il Teatro Martinetti per le associazioni locali?
«Il Martinetti va visto come la casa di oltre 30 associazioni garlaschesi che qui hanno la possibilità di realizzare spettacoli di qualità. È sia palcoscenico per artisti e musicisti professionisti, che possono utilizzarlo per prove generali aperte al pubblico, sia spazio espressivo per le realtà associative locali».
Parliamo della Sagra patronale 2025. Cosa dobbiamo aspettarci?
«La Sagra si conferma nella seconda domenica di settembre come evento istituzionale principale. Il programma include giostre in piazza, street food nell’area del palazzetto dello sport, la Via dell’arte sul corso, i mercatini di beneficenza. L’evento, che si sviluppa su tre giorni, attira tradizionalmente tra le duemila e le tremila persone».
Ci parli di Risomania, sarà confermata la manifestazione?
«Certamente. La terza edizione si terrà il 7-8 giugno 2025. L’evento, che supera il concetto di semplice sagra e che non vogliamo sia definito tale, cresce ogni anno coinvolgendo imprenditori locali, associazioni di categoria, attività commerciali e produttori. Il format include la gara della Pro Loco e dei ristoranti, ma l’obiettivo è ampliarlo come manifestazione enogastronomica e culturale di riferimento per il territorio. La seconda edizione ha già mostrato miglioramenti significativi rispetto alla prima, e puntiamo a un ulteriore salto di qualità nel 2025».
Come sarà strutturata l’estate 2025 a Garlasco?
«Ogni sabato estivo vedrà protagonista una diversa associazione locale, che organizzerà eventi in piazza in collaborazione con il Comune. L’obiettivo è attirare visitatori anche dai comuni limitrofi e rivitalizzare il commercio locale».
Ci saranno spazi per eventi speciali?
«Siamo aperti a iniziative di associazioni e realtà commerciali. Nel 2024, ad esempio, la Croce Garlaschese ha organizzato un evento di successo con i DJ Murphy di fama internazionale. Speriamo di organizzare altre iniziative così belle».
Qual è la visione per Garlasco 2025?
«Vogliamo confermare Garlasco come piccola capitale culturale del territorio, con una programmazione che spazia dagli eventi del Teatro Martinetti alle manifestazioni in piazza, dalle sagre agli eventi speciali delle associazioni locali. Il mio obiettivo è una Garlasco viva».