In Oltrepò Pavese, e precisamente a Broni, in via Cassino Po, c’è un luogo dove è presente l’incredibile diversità enologica della Lombardia e dove le bottiglie esposte accompagnano il consumatore in un viaggio tra sapori, turismo e cultura. Non solo dell’Oltrepò Pavese, ma di tutta la Lombardia. Questo spazio è l’Enoteca regionale della Lombardia, prima enoteca riconosciuta dal Pirellone per dare voce alle eccellenze vitivinicole e agroalimentari lombarde. Presidente è Giorgio Allegrini, mentre la gestione porta il nome di Ravioleria San Giorgio, ben nota agli amanti della pasta fresca che frequentano Varzi.
Nato e vissuto in Oltrepò Pavese, Giorgio Allegrini, di professione avvocato, ha un legame forte con la sua terra e tanta voglia di mettersi a disposizione per promuovere il territorio dopo l’esperienza sul campo come presidente della Strada dei Vini e dei sapori dell’Oltrepò pavese.
Presidente, ci può raccontare qual è il ruolo dell’Enoteca Regionale?
«L’Enoteca Regionale, strettamente legata a Regione Lombardia, svolge un ruolo cruciale nella promozione delle eccellenze enogastronomiche lombarde, contribuendo così a valorizzare il patrimonio turistico e culturale regionale. Grazie alla leadership della nostra provincia in termini di superficie vitata, l’enoteca offre un’ampia panoramica della produzione vinicola locale, ma presenta un caveau che è una vera e propria vetrina delle eccellenze enologiche di tutto il territorio lombardo».
Come si coniuga la promozione del vino con la promozione turistica e culturale?
«Il legame tra vino, turismo e cultura è importantissimo. Quando si parla di Oltrepò pavese la prima cosa che viene in mente è il vino, ma è ovvio che sta a noi che operiamo sul territorio legare questa eccellenza alla conoscenza del territorio. Vogliamo trasformare ogni degustazione in un viaggio sensoriale e culturale, dove il piacere del vino si intreccia con la scoperta di un territorio ricco di storia e tradizioni. L’Enoteca Regionale vuole essere un ponte tra produttori e appassionati, offrendo un’ampia gamma di iniziative: dai corsi professionali per gli operatori del settore agli eventi aperti al pubblico, dove chiunque può scoprire i segreti del vino e immergersi nella cultura locale».
Broni è stata scelta come unica sede lombarda di una Enoteca Regionale: come presidente sente la responsabilità di guidare una struttura così importante?
«Per me è un onore essere stato chiamato a questo ruolo e anche uno sprone. Siamo l’unica enoteca regionale riconosciuta da Regione Lombardia e questo è un vantaggio per il territorio, ma dobbiamo essere sempre coscienti del fatto che stiamo parlando di un’enoteca che, proprio perché regionale, deve fare da collante tra il territorio e tutto quello che è fuori dal territorio. Con Regione Lombardia i rapporti sono buonissimi, quando si ha voglia di fare non servono tante parole e c’è stato dato un notevole supporto anche a livello economico permettendoci di fare anche lavori impiantistici importanti. Anche il Comune di Broni è sempre stato attento alle nostre esigenze. Questa vicinanza delle istituzioni mi impone ancora di più a fare il meglio che posso».
Ad oggi l’Enoteca quante aziende lombarde rappresenta?
«L’Enoteca Regionale rappresenta oltre ottanta aziende lombarde, un numero in costante crescita. La nostra selezione è pensata per offrire un panorama completo delle eccellenze enogastronomiche della regione, con un’attenzione particolare ai prodotti a marchio Doc, Docg, Igt, Dop, Igp, Sgt (Specialità tradizionale garantita) e di qualità biologica. Oltre ai vini, stiamo ampliando la nostra offerta includendo una selezione di prodotti alimentari di alta qualità, come formaggi, salumi, oli e mieli, per offrire un’esperienza gustativa completa. La nostra missione è quella di essere un vero e proprio ambasciatore del territorio, mettendo in luce la diversità e la ricchezza delle produzioni lombarde. Collaboriamo attivamente con i produttori per garantire la massima qualità e freschezza dei prodotti, offrendo loro un’importante vetrina per far conoscere le proprie creazioni».
Una giornata in enoteca ha il sapore di un’esperienza. Cosa può vivere un turista?
«Non siamo solo un luogo dove comprare buon vino, ma molto di più. Chi arriva da noi può anche fermarsi e vivere un’esperienza che va oltre la degustazione di un calice o l’acquisto di una bottiglia. Può scoprire prodotti di nicchia e volendo farne anche un’esperienza diretta. Grazie alla presenza della Ravioleria San Giorgio c’è la possibilità di un viaggio nel gusto tra aperitivi, una pausa pranzo di qualità a prezzi contenuti, oppure, il venerdì e sabato, una cena con piatti che sono sempre rappresentativi del territorio. Stiamo cercando di rendere l’ambiente sempre più piacevole e leggero da vivere, un luogo dove sentirsi bene con un’attenzione assoluta alle esigenze di chi entra in Enoteca».