di Claudio Micalizio
L’Oltrepò è uno scrigno prezioso di paesaggi mozzafiato, testimonianze artistiche e architettoniche di grande valore, grandi tradizioni culturali e gustosi sapori: una perla verde come la natura che qui è ancora lussureggiante a contatto con le terre ordinate dell’agricoltura, un luogo di relax ma anche di divertimento dove il benessere passa pure attraverso le proprietà salutari di uno dei bacini termali più preziosi d’Italia. E la punta meridionale della Lombardia ha una caratteristica tutt’altro che trascurabile: questo “paradiso in terra” – come ebbe a definirlo nel 2004 l’allora presidente del Parlamento Europeo Pat Cox durante una visita istituzionale a Canevino sulle tracce di San Colombano che lì transitò facendo anche un miracolo – sorge a pochi chilometri di autostrada da Milano, Torino, Genova e Piacenza.
Una grande fortuna per chi, qui, vive e lavora e mai come in questo periodo c’è consapevolezza delle potenzialità che il territorio può esprimere sul piano turistico e dunque anche economico e sociale: c’è grande fermento istituzionale e imprenditoriale per rilanciare l’Oltrepò e, con questo, la sua comunità e il resto della provincia di Pavia.
Ma qual è il modo migliore per scoprire un luogo, viverne le molteplici occasioni esperienziali proprio come potrebbe fare un turista e assaporarne al meglio i pregi? Esplorarlo in bicicletta, senza fretta, in un giorno illuminato dal sole e dai colori che l’autunno può regalare da queste parti.
E così per sabato 21 settembre la sede di Pavia di Assolombarda propone un percorso turistico in bicicletta alla scoperta di uno degli spicchi più belli dell’Oltrepò, la Valle Staffora, secondo l’itinerario della Greenway: un’idea originale che l’associazione di categoria rivolge agli imprenditori del territorio ma che, ovviamente, è aperta a quanti vogliano condividere l’invito di trascorrere una giornata en plein air per scoprire le tante curiosità di un territorio che va assaporato lentamente nei suoi scorci paesaggistici e culturali, così come nei sapori di eccellenza che l’agrindustria oltrepadana custodisce e valorizza. Un’occasione conviviale, quindi, per ritrovarsi trascorrendo piacevolmente un po’ di tempo insieme degustando le eccellenze enogastronomiche dell’Oltrepò Pavese ma anche un’opportunità di networking, per capire tutti insieme punti di forza ed eccellenze su cui far leva per avviare nuove attività.
Si parte da Rivanazzano, alle ore 9, in sella alle e-bike messe a disposizione dagli organizzatori o con le proprie biciclette e si inizia a risalire la vallata costeggiando il torrente Staffora: prima Salice Terme, poi Godiasco, Ponte Nizza e poi su fino a Varzi, dove è prevista la visita al centro storico medievale o, in alternativa, si potrà affrontare un secondo tracciato, più impegnativo, insieme ad un ciclista professionista di grande esperienza: Claudio Chiappucci, professionista dal 1985 al 1998 e vincitore di una Milano-Sanremo, due Giri del Piemonte, tre tappe al Tour de France e una al Giro d’Italia.
Sarà lui il testimonial di “Varzi, Rivanazzano e l’Oltrepò pavese – La Greenway in bicicletta”, progetto di valorizzazione territoriale inserito nell’accordo di rilancio economico e sociale territoriale di Regione Lombardia dal titolo “Nei borghi del Salame di Varzi DOP”.
Sarà una giornata fuori dall’ordinario che però può rappresentare una suggestiva metafora dell’attuale situazione socioeconomica del territorio: «Grandi salite, certo. Ma il traguardo è sempre più vicino – commenta Nicola de Cardenas, presidente della sede di Pavia di Assolombarda -. Siamo pronti a intraprendere un viaggio in bicicletta tra le colline dell’Oltrepò, un territorio così vicino alla grande Milano e in cui poter ritrovare l’armonia tra impresa e ambiente, tra natura e cultura. Per noi è parte importante di una strategia di promozione economica di una terra così ricca, che ha, anche nello sport e negli stili di vita salubri, una carta importante su cui continuare a puntare».
E allora ecco affiorare per imprenditori una necessità, poter scoprire in prima persona pregi e difetti del territorio da una prospettiva che consenta di immedesimarsi nel turista: «La bicicletta – spiega Nicola de Cardenas – diventa il mezzo ideale per compiere un’immersione profonda in un territorio che racconta secoli di storia, tradizioni artigianali e eccellenze enogastronomiche. Ogni curva della strada svela panorami mozzafiato, tra terme secolari e vigneti che si estendono a perdita d’occhio, castelli e borghi medievali che custodiscono storie antiche che vengono finalmente messe a valore, tra innovazione imprenditoriale e cultura diffusa. Per questo siamo convinti occorra accrescere gli investimenti nel settore del turismo di qualità. Grandi salite, lo abbiamo detto. Ma il traguardo, restituire all’Oltrepò la centralità che merita, è sempre più vicino!».
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