Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Mortara
Mortara è una tappa immancabile per chi vuole scoprire la Lomellina. La cittadina di 15.281 abitanti, che fu teatro dell’epica battaglia dell’VIII secolo tra il re longobardo Desiderio e Carlo Magno, oggi è un fiorente centro agricolo e commerciale, famoso fin dal Trecento per i prodotti a base di oca, in particolare il Salame d’Oca Ecumenico, insignito del marchio IGP.
1. Assaggiare il Salame d’Oca Ecumenico IGP
Marchiato dal 2005 come prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta), il Salame d’Oca Ecumenico è uno dei prodotti più celebri della provincia di Pavia. È un insaccato confezionato con carne d’oca e di maiale, tritata, mescolata con pepe, spezie e aromi e insaccata nella pelle d’oca. Normalmente ha la forma cilindrica, sferica o a fiasco, ed è una vera prelibatezza insieme agli altri prodotti che si producono usando l’oca, come i ciccioli, il patè, la bresaolina e la mortadellina. Esiste anche, un “sushi d’oca”.
2. Partecipare al Palio “Città di Mortara”
Dal 1970 l’ultima domenica di settembre a Mortara vuol dire solo una cosa: il Palio “Città di Mortara”, evento che si svolge in concomitanza con la Sagra del salame d’oca. Si tratta di una competizione che vede sfidarsi le sei contrade della città in un gioco dell’oca vivente, in cui i punteggi sono assegnati usando il tiro con l’arco: chi arriva alla casella 63 ha in premio un drappo dipinto da un artista locale. La sfida è preceduta da un Corteo Storico di grande suggestione, che vede 400 figuranti in abiti rinascimentali rievocare la corte di Ludovico Sforza e Beatrice d’Este.
3. Visitare la Basilica di San Lorenzo
La Basilica di San Lorenzo è una delle costruzioni più interessanti di Mortara. Affacciata in piazza Monsignor Dughera, colpisce subito per la facciata gotica disegnata alla fine del 1300, anche se il suo valore maggiore è nell’interno, un impressionante concentrato di opere pittoriche e scultoree dei secoli XV, XVI e XVII. Tra le più preziose spiccano il Polittico di San Giuseppe composto da 80 figure in bassorilievo, l’affresco della Madonna delle Grazie e la Madonna del Rosario del pittore Gerolamo Giovenone.
4. Scoprire la chiesa di Santa Croce
La chiesa di Santa Croce venne eretta nell’anno Mille fuori dalle mura del borgo e fu la chiesa madre dell’Ordine Mortariense, ma l’aspetto che vediamo oggi è interamente dovuto alla ricostruzione del 1596. L’interno, a navata unica, è decorato da una serie di cappelle abbellite con opere di Guglielmo Caccia, di Palma il Giovane e di Bernardino Ferrari, e presenta anche un maestoso organo della ditta Mascioni. Nella chiesa di Santa Croce è conservato anche lo stampo in marmo di Carrara del Piede del Redentore, proveniente dalla Terra Santa.
5. Acquistare il riso
Mortara, come il resto della Lomellina, è specializzata nella produzione di riso: un prodotto pregiato, squisito e naturale, di cui è impossibile non fare scorta, scegliendo tra le varietà prodotte, a cominciare dall’eccellente Carnaroli.
6. Visitare l’Abbazia di Sant’Albino
Poco fuori dalla cittadina s’incontra l’Abbazia di Sant’Albino, fondata nel V secolo e collocata lungo la Via Francigena. Oggi del complesso originale sono sopravvissute la chiesa con i suoi splendidi affreschi quattrocenteschi, il portico rinascimentale, il campanile romanico-gotico, alcune parti del chiostro e del loggiato e una serie di fabbricati rurali ormai diroccati. L’Abbazia sorge nel punto esatto in cui, nel 773, si combatté la sanguinosa battaglia con cui i franchi di Carlo Magno sconfiggono i longobardi di Desiderio.
7. Ammirare il Santuario di Santa Maria del Campo
La città di Mortara è rinomata per le sue molte chiese e basiliche, e infatti basta recarsi a 2 km ad ovest verso la strada per Novara per scoprire un’altra architettura interessante. Il Santuario di Santa Maria del Campo venne edificato nel 1440 seguendo un’ispirazione gotico-lombarda ed è molto preziosa per il suo interno, ricco di opere d’arte nonostante la sua relativa semplicità. Tra tutte, spiccano una pregevole Pietà di Giovan Battista Crespi detto il Cerano, la pala d’altare con la Madonna del latte di Tommasino da Mortara e l’affresco raffigurante la celebre battaglia del 773.
8. Partecipare a “Mortara sotto la Schiuma”
Arrivata nel 2022 alla sua quinta edizione, “Mortara sotto la Schiuma” è un divertente appuntamento dedicato alla birra. Durante la festa, che dura tre giorni, sarà possibile degustare le migliori birre artigianali italiane, con un occhio di riguardo per le produzioni dei birrifici della Lomellina e della Lombardia. L’evento si tiene in Piazza Vittorio Emanuele II, e prevende anche una selezione di street food dai sapori locali, musica e animazione.
9. Passeggiare lungo la Via Francigena
Mortara è la prima tappa della Via Francigena, uno dei più importanti itinerari storico culturali che anticamente collegava Roma a Canterbury con un itinerario di più di 2.000 chilometri. La tratta lombarda inizia a Vercelli, fa tappa a Robbio e poi raggiungere Mortara, per proseguire verso Garlasco e Pavia. Il tracciato, percorribile a piedi o in bicicletta, passa nella frazione di Madonna del Campo, arriva in città attraversando tutto Corso Garibaldi per poi raggiungere l’Abbazia di Sant’Albino, una delle più importanti tappe storiche dell’intero percorso.
(Martina De Angelis)