Una guida completa e dettagliata alle cose da fare e vedere a Garlasco
Con i suoi 9.445 abitanti, Garlasco è una delle maggiori città della Lomellina, territorio esteso in parte nella provincia di Pavia. Garlàsch, come è chiamato in dialetto, è stato fin dall’antichità un centro importante grazie al Castello, fondamentale nella difesa della città di Pavia (oggi ne rimane solo il torrione). In epoca più recente, la cittadina è stata soprannominata la “Las Vegas della Lombardia”, per via delle molte attività ricreative che fin dagli anni ’60 l’hanno contraddistinta.
1. Scoprire i resti del Castello
Il Castello di Garlasco fu uno dei più importanti della Lomellina, per via della sua posizione strategica: proprio per questo venne titolato come “propugnaculum Papiae”. Venne costruito su un antico fortilizio medievale nel XIV / XV secolo, e anche se oggi purtroppo in buona parte non esiste più, si può immaginare la sua imponenza dall’unico elemento rimasto, il grande torrione visibile alle spalle della piazza centrale, sopravvissuto ai saccheggi e alle distruzioni che, nel tempo, hanno portato alla rovina il resto della struttura.
2. Passeggiare in piazza della Repubblica
Cuore centrale di Garlasco è piazza della Repubblica, ampio spazio progettato nella seconda dell’Ottocento. È un’architettura di grande effetto scenico, che vede due ali porticate e caratterizzate da un colonnato classico, e un lato occupato quasi interamente dal palazzo comunale. Nonostante la sua bellezza, si tratta in realtà di un’opera incompiuta: solo nel 1954, infatti, si costruì il prospetto occidentale, mentre la sezione settentrionale non venne mai realizzata.
3. Ammirare il Teatro Martinetti
Gioiellino di Garlasco, il Teatro Martinetti venne costruito nei primi anni dell’Ottocento, periodo in cui i teatri d’opera italiani ebbero una grande fortuna. Dopo un restauro che l’ha riportato all’antico splendore, il teatro di Garlasco è di nuovo in piena attività dal 2006, ed è un interessante esempio di “tradizione imitativa”: la sua struttura, i decori e la disposizione interna ricorda infatti, in miniatura, il Teatro della Scala di Milano. All’esterno, invece, si presenta con una facciata dai motivi classici e un’architettura di ispirazione rinascimentale.
4. Visitare il Santuario Madonna della Bozzola
Garlasco è diventato un centro di turismo religioso per la presenza del Santuario Madonna del Bozzolo, costruito a metà del Quattrocento su un territorio che oggi è frazione del comune. Venne eretto nel punto in cui, secondo la storia, la Madonna apparve a una ragazza che venerava un’immagine mariana, ma nel 1600 i fedeli accorsi erano così tanti che il primo oratorio venne ampliato. Nel corso degli anni molti furono gli interventi effettuati sul Santuario, motivo per cui quello che vediamo oggi è una particolare commistione di stili diversi. All’interno, sull’altare maggiore, si conserva ancora l’icona dell’apparizione, ritenuta tutt’oggi miracolosa.
5. Immergersi nella natura dell’Oasi Bosco Vignolo
Negli anni Settanta il Comune di Garlasco acquistò alcuni terreni con lo scopo di preservare un’area particolarmente preziosa per il suo ecosistema umido. Quel primo nucleo dal 1998 è l’Oasi Bosco Vignolo, area tutelata dalla Lipu dove l’ente gestisce le attività di conservazione della natura e di educazione e sensibilizzazione ambientale. Durante la visita lungo il Sentiero natura potrete scoprire le particolarità di questo angolo di Oltrpò, e avvistare la fauna e l’avifauna che lo popola.
6. Mangiare in agriturismo i sapori del territorio
Garlasco è immerso nella pianura e nella campagna, e infatti la sua cucina tipica rispecchia la tradizione agreste pavese. Non c’è modo migliore di provarla, in tutta la sua genuinità, presso uno dei tanti agriturismi della zona. Le speciualità sono: riso, carni trasformate in salumi o cotte, frutta e verdura usate fresche o in conserve, sott’oli e confetture e uova freschissime.
7. Visitare la chiesa parrocchiale
L’edificio religioso più importante di Garlasco è la chiesa parrocchiale dedicata alla Beata Vergine Assunta e a San Francesco, edificata nel 1715 su progetto dell’architetto Gerolamo Regina di Pavia su una pre-esistente chiesa di cui rimangono tracce nell’aria absidale e alla base del campanile. È un complesso interessante soprattutto all’interno, articolato in tre navate maestose arricchite da cinque altari. Tra le molte opere decorative, spiccano una serie di antichi affreschi quattrocenteschi provenienti dalla chiesa più antica.
8. Scoprire la chiesa di San Rocco
La chiesa di San Rocco è più piccola della parrocchia principale, ma non manca di fascino ed è più antica: risale al 1570, quando il conte Giovanni Castiglioni ne ordinò la costruzione, ed è ancora oggi sede dell’omonima confraternita storica. Un tempo era dotata di molti beni artistici, che però andarono perduti dopo le depredazioni delle truppe napoleoniche, ma nonostante tutto conserva ancora una serie di decorazioni di artisti locali e un bel campanile di 41 metri che ancora oggi allieta il paese con le sue tre campane.
9. Passeggiare lungo la via Francigena
Garlasco è la seconda tappa della via Francigena, il lungo percorso che anticamente collegava Canterbury a Roma. È un itinerario di grande fascino che per circa 107 km passa attraverso le provincie di Pavia e Lodi, e permette di scoprire angoli suggestivi e inusuali della Pianura Padana. Partendo da Garlasco potete andare “all’indietro” verso Mortara, la tappa numero 1 del percorso, oppure procedere “in avanti” verso Pavia, la tappa numero 3: che lo facciate a piedi o in bicicletta, vi regalerà in entrambi i casi scorci di grande fascino.
(Martina De Angelis)