Angoli e scorci da immortalare nel rullino della macchina fotografica, o nel telefono, da condividere quali luoghi “instagrammabili” della città. Pavia è ricca di spot in cui fare sosta per lo scatto perfetto. Il primo di questi è senza dubbio la cartolina della città: il Borgo Basso con le sue case colorate che si affacciano sul Ticino, in via Milazzo, alle spalle della statua della Lavandaia e a due passi dal Ponte Coperto. La foto da scattare è proprio dal Ponte, oppure dalla Linguacciona, la decorazione che raffigura il volto di una donna che fa la linguaccia (simboleggia lo sparlare delle lavandaie nei confronti del loro titolare), si punta l’obiettivo verso il centro storico, con la cupola che troneggia sui tetti della città.
Un altro luogo parecchio fotogenico è in pieno centro: sono i cortili dell’Università di Pavia, una chicca che i turisti spesso ignorano, ma che in realtà meritano di essere visitati: il cortile delle Magnolie – lo dice il nome stesso – a primavera è un tripudio di colori e profumi. In questi cortili, sono passati anche studenti illustri come Foscolo, Volta e Beccaria.
Ci si sposta alla chiesa San Michele, basilica in stile romanico lombardo, che si raggiunge facendo una breve svolta da corso Garibaldi, una delle vie dello shopping della città. Il Castello Visconteo con il suo parco non sono da meno: con la fioritura dei pruni, tra aprile e maggio, e delle aiuole dei giardini, diventa uno dei luoghi più romantici della città.
Pavia è anche la città delle cento torri: da immortalare, per uno scatto perfetto, le tre in piazza Leonardo da Vinci, tra le quali la più alta ancora in piedi in città, ossia la Torre del Maino, alle spalle dell’Università.
Il polmone verde pavese, è il Parco della Vernavola, che prende il nome da uno degli affluenti del Ticino la Roggia della Vernavola, qui si trova un percorso botanico, e un laghetto che ospita anatre, cigni reali, e aironi.
Per catturare il tramonto da veri insider, è necessario spingersi in zona San Lanfranco: in prossimità della casa sul fiume, dove è ancorata la casa galleggiante in legno, si godono gli scenari più suggestivi al calar del sole.
(Eleonora Lanzetti)