San Martino di Tours era nato nella romana Sabaria in Pannonia, l’attuale città ungherese Szombathely, ed era cresciuto alle porte di Pavia, dove il padre, veterano dell’esercito romano, aveva ricevuto un podere dopo il congedo. Costretto dal padre ad arruolarsi nell’esercito imperiale romano, Martino accettò di trasferirsi ad Amiens in Francia e, dopo la conversione, si recò a Poitiers dove fondò una piccola comunità di monaci, prima di diventare vescovo di Tours. Tutti questi luoghi sono diventati protagonisti di quello che è ora il percorso principale dei cammini di San Martino che tutti insieme coinvolgono più di dieci paesi europei e un totale di 5000 chilometri. Il primo cammino religioso a unire l’Europa dell’Est all’Europa dell’Ovest parte da Szombathely, attraversa Slovenia e Italia per concludersi a Candes-Saint-Martin, vicino a Tours, dove il Santo è morto oltre diciassette secoli fa.
Altri percorsi portano a Worms in Germania dove Martino lasciò l’esercito romano e Treviri dove incontrò l’imperatore romano. A Pavia una tappa obbligata per i pellegrini è la chiesa del Santissimo Salvatore per ammirare la cappella affrescata con “Episodi della vita di San Martino di Tours” dove il famoso “dono del mantello al povero” è ambientato a San Martino Siccomario e non ad Amiens.
(Bruno Gandini)