A Santa Margherita di Staffora, nella frazione di Casanova Destra, sulla riva sinistra del torrente Staffora, in località Mulino Pellegro, c’è un antico mulino ad acqua che dà il nome all’area: è una testimonianza della civiltà contadina al suo vertice.
È ancora perfettamente funzionate ed è del tutto intatto al punto che, a guardarlo, ci si aspetta di vedere apparire nei pressi, da un momento all’altro, il mugnaio con i muli carichi di grani o di farina.
Probabilmente, secondo alcuni documenti, l’edificazione del mulino Pellegro (che deve il suo nome all’ultimo proprietario Pellegro Negruzzi che lo restaurò nella prima metà del 1800) risale al XIII secolo quando i feudatari di queste terre erano i Malaspina.
Anche solo guardare quest’antica struttura, con la sua ruota ancora funzionante, è emozionate, ma lo è ancora di più scoprire all’interno la stanza delle macine e i locali riservati alla macinatura, mentre un piccolo Museo Contadino allestito al suo interno ci mostra attrezzi e oggetti del passato.
Il mulino era un luogo d’incontro e di affari oltre che uno spazio adibito alla macinatura.
Passando nei pressi fino a un paio di secoli fa, si sarebbero incontrate persone di varia provenienza intente a conversare e persino a vendere animali.
L’acqua, necessaria al funzionamento del mulino, era presa direttamente dal torrente Staffora e da altri ruscelli minori e veniva convogliata in un piccolo bacino attraverso un fossetto nel quale si trovavano piccoli incastri di legno che servivano a deviare e regolare il flusso idrico a seconda delle necessità.