Ci troviamo a Vigevano, ad una decina di minuti da piazza Ducale, dove inizia un percorso in bicicletta carico di suggestioni. Tra storia e natura: l’itinerario parte dalle centrale idroelettrica “Ludovico il Moro” edificata nel 1904, ed entrata in funzione due anni dopo. Un meraviglioso ed imponente edificio in stile Liberty, dove visitare le turbine attualmente in funzione, e quelle originali: il bancone di comando, le due turbine di eccitazione dinamica e il gruppo 1 che ha funzionato fino al febbraio 2003, per quasi un secolo. Alla centrale arrivano le vicinissime acque del Ticino convogliate dal Naviglio Sforzesco. L’acqua aziona le turbine, e viene successivamente immessa di nuovo nel fiume senza alterazioni. Oggi questo pezzo di archeologia industriale riesce a fornire energia elettrica pulita e rinnovabile a circa 12.600 famiglie.
Proprio da qui parte il percorso alla scoperta del bacino fluviale della Centrale Elettrica di Vigevano, che con poche pedalate si snoda tra le campagne ed i boschi che costeggiano il Ticino, immersi nell’omonimo parco, vera e propria riserva naturale ricca di biodiversità. Dalla centrale ci si dirige verso il ponte sul Canale Conti, si gira a sinistra costeggiando la Valle del Ticino sino al cartello: Parco del Ticino (si superano due bivi prima di arrivarci, uno conduce al Mulino di Mora Bassa).
Dopo aver pedalato su una strada sterrata un tantino ripida nella radura. Qui si seguono le indicazioni del sentiero V4 – Anello delle streghe. Un itinerario immerso nel bosco che fiancheggia il ramo secondario del Ticino, dove i pescatori si danno appuntamento nel fine settimana, e la primavera dà il suo meglio con lo sbocciare di iris, ranuncoli d’acqua e ninfee.
(Eleonora Lanzetti)