Uno dei pavesi illustri del 900 è senza dubbio Mino Milani (3 febbraio 1928 -10 febbraio 2022), scrittore, giornalista, disegnatore. Un personaggio poliedrico che ha viaggiato per il mondo raccontando infinite storie di avventura ma che ha sempre mantenuto saldi radici e cuore nella sua Pavia. Un tour a tappe nei luoghi simbolo del “Salgari pavese” permetterà di scoprire non solo i suoi romanzi, ma anche la sua vita.
Il percorso nei luoghi di Mino Milani inizia dal Ponte Coperto sul Ticino, quel fiume tanto adorato che ha fatto da sfondo ad amori ed intrighi, come in Fantasma d’Amore. Il posto che rappresenta anche il passaggio della Seconda guerra mondiale in città, avvenimento che lo scrittore ha raccontato e custodito nella propria collezione di ricordi. Era proprio lì quando il ponte crollo a seguito dei bombardamenti, testimonianza vivida impressa nelle pagine di “Quei Due Anni di Amore e di Guerra”, pubblicato nel 1992.
Si risale Strada Nuova e si arriva in piazza Cavagneria (ore 11.00), teatro degli avvenimenti de “Il Vampiro di piazza Cavagneria”, thriller del 2006, genere letterario che non manca di certo nella vasta produzione dello scrittore.
La basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, terza tappa dell’itinerario, è per Mino Milani, il luogo del cuore. Per lui, “vicino di casa privilegiato di Sant’Agostino” (le cui reliquie sono custodite nell’Arca all’interno della basilica) fonte di grande ispirazione de “Il Mio Cielo d’oro”, una raccolta di racconti storici e aneddoti sulla città.
A pochi passi dalla basilica, sull’omonima piazza, si trova Casa Milani, dove visse lo scrittore, e vive tutt’oggi la sua famiglia che porta avanti un progetto di valorizzazione delle opere e della vita di Mino Milani, della sua casa museo e dell’archivio ricavato nello splendido giardino del palazzo liberty.
(Eleonora Lanzetti)