Un percorso – a piedi o in bicicletta – nella residenza agricola degli Sforza alle porte di Vigevano. Dove il genio di Leonardo fece i suoi esperimenti. La Sforzesca, frazione a pochi chilometri dal centro storico di Vigevano, merita senza dubbio una visita. Dopo aver ammirato i monumenti principali della città ducale- la Piazza e il Duomo, il Castello, la Torre del Bramante, le Scuderie e le Strade sotterranee, ci si dirige verso un altro simbolo vigevanese: il “Colombarone” eretto nel 1486 da Ludovico il Moro. Una sorta di castello a forma di quadrilatero con un immenso cortile centrale, quattro torri angolari o colombaie, che fungevano da abitazione per i fittabili, e i locali per ospitare il duca che, avendo a disposizione il Castello in città, di fatto non lo utilizzava per soggiornarvi, ma come base di partenza in occasione delle battute di caccia.
Qui si trovavano, appunto, le case dei braccianti, i magazzini in cui venivano stipati cereali ed ortaggi che servivano a sfamare non solo gli Sforza, ma anche Pavia e Milano, le stalle e gli allevamenti. La Sforzesca era anche un importantissimo centro di coltivazione dei gelsi e quindi dell’allevamento dei bachi da seta. Attorno, ancora oggi, si possono ammirare campi coltivati, canali di irrigazione e mulini progettati da Leonardo da Vicini che qui soggiornò alla fine del Quattrocento, quando compì i suoi esperimenti tecnici, che si ritrovano anche citati -con date risalenti a febbraio e marzo del 1494 -all’interno del manoscritto H, custodito a Parigi.
Dalla Sforzesca partono anche diverse escursioni da fare a piedi -per tutta la famiglia anche con gli amici a quattro zampe (al guinzaglio), o in bicicletta- che si addentrano nel Parco del Ticino. Punto di partenza è il Centro Parco la Sforzesca, ospitato negli edifici delle le ex scuole elementari della frazione, sulla via che porta ai boschi dei Ronchi e della Ghisolfa (sono indicati), a pochi passi dell’antica Villa ducale, e dal Colombarone. Proprio da qui partono due itinerari suggestivi, immersi nel verde, tra boschi e fiume: l’Anello Ayala -Ronchi e il Sentiero delle Farfalle.
(Eleonora Lanzetti)