Tappa intermedia verso le colline dell’Oltrepò Pavese di cui è centro principale, o meta a sé per una passeggiata di qualche ora e un caffè in uno dei locali storici di Piazza della Liberazione. Un mini tour a Voghera, tra chiese barocche, portici e palazzi neoclassici. L’itinerario nel centro cittadino parte dal Duomo di San Lorenzo. La sua costruzione iniziò nel seicento, ma finì nel 1875. All’interno è conservato un reliquiario proveniente dalla Terra Santa, dipinti neoclassici e un pregiato organo “Serassi” risalente al 1833.
La più antica chiesa di Voghera è invece il Tempio Sacrario dedicato a Sant’Ilario e San Giorgio, noto anche come Chiesa rossa, per via dei mattoni a vista della sua facciata, realizzato nel VIII secolo dai Longobardi. La Chiesa rossa è stata sconsacrata nel 1805 e trasformata in deposito di polveri militari. In seguito è stata riconsacrata nel 1956. In stile barocco sono invece la Chiesa di San Giuseppe Calasanzio e di Santa Maria Assunta.

L’interno del Duomo di Voghera, intitolato a San Lorenzo Martire, con la maestosa cupola centrale
Accanto al Duomo, passeggiando per i portici dove si trovano botteghe storiche e pasticcerie, si arriva a Palazzo Gounela, sede del comune di Voghera. Non è l’unico palazzo che merita uno stop per essere ammirato. Spostandosi sulla via principale della città, costellata da bei negozi, su Via Emilia, si trovano Palazzo Beltrami e Palazzo della Tela, Palazzo Dattili della Torre, ma anche il Teatro Sociale, inaugurato nel 1845 alla presenza di Arturo Toscanini.

Palazzo Gounela
Ci si sposta a questo punto in uno dei musei più rilevanti di tutta la Lombardia per appassionati di battaglie, armi, uniformi e avvenimenti che hanno cambiato la storia d’Italia: è il Museo Storico “Giuseppe Beccari”, che conserva cimeli, documenti, armi, medaglie, uniformi militari, dal periodo napoleonico ad oggi.

Museo Storico Giuseppe Beccari (credit_pagina fb)
Dopo la visita ci si sposta in uno dei manieri cittadini meglio conservati di tutta la Pianura Padana: il Castello Visconteo costruito nel 1360 da Gian Galeazzo Visconti. Pianta quadrata con quattro torri agli angoli, custodisce affreschi di pregio, come la Madonna con il Bambino del Bramantino, e un unicum: la camera obscura, unica in Italia e fra le poche in Europa. Entrerete in una sorta di macchina fotografica – o in un occhio umano -ma in realtà sarete in una in stanza completamente buia, in cui si trova un unico foro stenopeico, che dà all’esterno e che consente di proiettare il panorama circostante sulla parete di fondo, in maniera capovolta. Davvero da non perdere.
(Eleonora Lanzetti)