di Raffaella Costa
Gropello Cairoli si prepara a vivere un evento memorabile: il bicentenario dalla nascita di Benedetto Cairoli, patriota, statista e figura chiave del Risorgimento italiano. Ma chi era davvero quest’uomo che ha dato il suo nome alla città? E quali segreti custodisce ancora la villa dove visse con la sua famiglia? Dal misterioso sepolcreto finalmente “ritrovato” dopo anni di incertezza sulla sua proprietà, alle sale affrescate dove il giovane Benedetto studiava, fino a una rievocazione storica con 40 figuranti in costume: la sindaca, Elisa Olga Bergamaschi, ci svela il passato e il presente di un luogo dove la grande Storia d’Italia s’intreccia con antichi divani, scranni e balli risorgimentali. Ci racconta inoltre il ricco programma di eventi organizzati per celebrare il bicentenario: tra degustazioni di vini, concerti lirici, mostre e conferenze, Gropello Cairoli si prepara a rendere omaggio a uno dei suoi figli più illustri.
Quest’anno ricorre il bicentenario della nascita di Benedetto Cairoli, figura fondamentale per la storia d’Italia e per il vostro Comune. Può raccontarci chi è stato Benedetto Cairoli e quale importanza ha avuto per Gropello Cairoli?
«Benedetto Cairoli è stato un grande patriota e una delle figure più rilevanti nella storia del nostro Paese. Fu il primo dei fratelli Cairoli, deputato del Regno d’Italia, presidente della Camera dei deputati, presidente del Consiglio dei ministri per due mandati e anche ministro degli Affari Esteri. La sua vita e il suo operato hanno dato un contributo straordinario all’Italia unita e, naturalmente, hanno portato lustro anche alla nostra comunità. Grazie alla famiglia Cairoli, Gropello è diventata città. Prima eravamo semplicemente il paese di Gropello, ma l’importanza storica e il prestigio di Benedetto e dei suoi fratelli ci hanno permesso di ottenere questo riconoscimento».
Il legame tra i Cairoli e la città è quindi molto forte. Ci può descrivere Villa Cairoli e il suo valore storico?
«Villa Cairoli è un luogo di grande importanza per la nostra comunità. Qui, Benedetto Cairoli e la sua famiglia hanno vissuto. La villa conserva ancora una sala affrescata con cimeli storici appartenenti ai Cairoli, un bellissimo cortile con una fontana e una chiesetta privata dove la famiglia celebrava e ascoltava la messa. Inoltre, vi è il sepolcreto, dove sono sepolti tutti i membri della famiglia Cairoli».
Parlando del sepolcreto, sappiamo che c’è una notizia importante riguardo alla sua gestione. Può dirci qualcosa di più?
«Sì, è un risultato rilevante per la nostra amministrazione. Fino a poco tempo fa, non si sapeva chi fosse il proprietario del sepolcreto, il che impediva di effettuare qualsiasi intervento di manutenzione o restauro. Purtroppo, attualmente è inagibile. Dopo ricerche approfondite e durature, siamo riusciti a scoprire che il sepolcreto è di proprietà del demanio, ramo Beni culturali. Questo ci ha permesso di ottenere dalla Soprintendenza un comodato d’uso perenne e perpetuo. Ora possiamo finalmente accedere a bandi e richiedere finanziamenti per restaurare il sepolcreto e restituirlo alla sua dignità storica».
Quali cimeli dei Cairoli sono conservati a Villa Cairoli?
«Abbiamo alcuni oggetti di grande valore storico. Tra questi, lo scranno parlamentare di Benedetto Cairoli, che è uno dei pezzi più significativi. La sala affrescata, che era il luogo dove Benedetto studiava, conserva ancora i divani e i tavoli dell’epoca, oltre a un bellissimo camino. In passato, altri cimeli sono stati trasferiti ai Musei Civici di Pavia. Mi piacerebbe riportarne alcuni qui a Gropello Cairoli, perché crediamo sia importante mantenere viva la memoria della famiglia Cairoli nella città».
Parliamo delle attività organizzate per il bicentenario. Cosa ci attende?
«Le celebrazioni inizieranno venerdì 24, alle 21 in Sala Cantoni, con una degustazione di vini in omaggio ai Cairoli, guidata da Carlo Aguzzi. Il celebre sommelier pavese interpreterà il Risorgimento con degustazioni di Bianco di Custoza, Chianti del Barone Ricasoli e Vermouth che verrà abbinato ai biscotti “Cairoli”, tipici di Gropello. Sabato 25, dalle 10 alle 16, avremo in biblioteca l’annullo postale speciale dedicato al bicentenario, con 500 cartoline raffiguranti Benedetto Cairoli in veste privata e altre 500 in divisa. Alle 16:30 ci sarà un concerto lirico della nostra soprano Daria Masiero, sempre in Sala Cantoni, e alle 21 una conferenza intitolata “Benedetto Cairoli: coraggio, amore e amicizia” a cura dello storico locale Alberto Razzini. Inoltre, in biblioteca sarà allestita una mostra sul Risorgimento e su Benedetto Cairoli . Collabora l’Associazione Gropellese di Storia e Cultura.».
E per domenica 26?
«Domenica 26 sarà una giornata davvero speciale. Dalle 10, nel Parco della Villa, ci sarà una rievocazione storica con 40 figuranti che ridaranno vita alla Villa Cairoli. Alle 11 sono previsti i saluti istituzionali e, alle 13, un banchetto d’onore con balli risorgimentali nel salone parrocchiale. Un evento unico per rendere omaggio a Benedetto Cairoli».
È interessante sapere che in passato c’è stato un evento di grande rilievo legato ai Cairoli. Ce ne può parlare?
«Nel 1987, in occasione della riapertura del sacrario, Gropello Cairoli ebbe l’onore di accogliere il Presidente del Consiglio Bettino Craxi. Fu un evento di grande risonanza nazionale. Da allora, questo è il primo grande evento in onore di Benedetto Cairoli. Per l’occasione, sarà presente anche il sindaco di Belgirate, il comune sul lago Maggiore dove si sposarono i genitori di Benedetto, Adelaide Bono e Carlo Cairoli».
Dopo le celebrazioni, quali sono gli obiettivi dell’amministrazione per mantenere viva la memoria dei Cairoli?
«Intendiamo concentrarci sul restauro del sepolcreto e sulla riapertura della chiesetta, per valorizzare questi luoghi simbolo. La famiglia Cairoli è un’istituzione per la nostra città, e il loro ricordo merita di essere tramandato nel tempo».
Ci sono altri monumenti che ricordano i Cairoli in città?
«Sì, nel cortile della biblioteca si trova la statua di Adelaide Cairoli. Questo luogo, in passato, era un asilo voluto da Adelaide quando lasciò Villa Cairoli, e oggi è diventato biblioteca. Tutti i Cairoli sono ricordati all’interno della villa, dove ogni dettaglio ci parla della loro storia».