A pochi chilometri da Vigevano sorge la Villa Cascina Sforzesca; occupa un’area compresa all’interno di una valle sulle sponde del Ticino, un tempo ricca di boschi (e quindi perfetta come riserva di caccia) tanto da attirare l’interesse di Francesco I Sforza, a cui la città di Vigevano donò circa cinque ettari come nucleo fondativo della futura “villa”.
In ordine cronologico fu la prima opera realizzata per volontà del Moro nel territorio di Vigevano, allo scopo di rendere la struttura un centro di raccolta e organizzazione delle risorse dell’area; vennero portate avanti tecniche sperimentali di coltivazione e allevamento (da ricordare l’introduzione del gelso e del baco da seta).
Il concetto stesso di organizzazione sociale della produzione agricola in una corte chiusa divenne la base futura di sviluppo rurale in Lombardia: la rigorosa funzionalità venne assicurata anche inserendo orti e giardini grazie all’opera di canalizzazione delle acque.
In epoca contemporanea la Sforzesca ha mantenuta intatta la struttura e la funzione di produzione agricola.