La storia del santuario della Madonna di Pompei è intrecciata con la straordinaria forza di volontà di Don Ambrogio Ceriotti, fondatore del Pio Istituto Derelitti. Dopo aver superato una malattia, don Ceriotti decide di erigere un santuario come segno di gratitudine e come ex voto. Nonostante l’opposizione del vescovo di allora, monsignor Pietro Berruti, il parroco inizia la costruzione della chiesa l’8 marzo 1897 utilizzando uno spazio precedentemente occupato da un deposito di legname lungo la strada per Mortara.
L’edificio originale, modesto e umile presto lascia spazio alla struttura attuale, in piazza Volta, molto più grande e a tre navate. Il progetto è stato realizzato dall’architetto Spirito Maria Chiappetta di Milano, una figura di spicco nell’ambito dell’architettura sacra, che in seguito diventerà anche sacerdote.
L’esterno si presenta in stile bizantino con un suggestivo gioco di colori tra il rosso dei mattoni ed il bianco delle guglie. All’interno si trovano vetrate artistiche smaltate a fuoco, raffiguranti figure dei Santi e decorazioni realizzate dai pittori vigevanesi Luigi Bocca e Casimiro Ottone. Tra le opere si possono ammirare la Disputa nel tempio, la Meditazione nell’orto degli ulivi, l’Annunciazione, la Crocefissione, la Resurrezione e la Pentecoste.
Nonostante la chiesa sia stata aperta al culto il 30 aprile 1922, la sua costruzione non era ancora ultimata. L’inaugurazione avverrà nel maggio 1926, un anno dopo la morte di don Ceriotti la cui figura è rappresentata in una statua bronzea, opera dello scultore Riccardo Secchi, nel piazzale della chiesa.
(Raffaella Costa)