Nel 1771 vennero iniziato i lavori di edificazione di un nuovo teatro a Pavia: il Teatro dei Quattro Nobili Cavalieri, così chiamato perché fortemente voluto da quattro nobili, il conte Francesco Gambarana, il marchese Pio Bellisomi, il conte Giuseppe Giorgi di Vistarino e il marchese Luigi Bellingeri Provera. Fin dalla sua fondazione il teatro voleva porsi come palco in cui potessero trovare spazio i gusti del pubblico. Solo in seguito, nel 1868, dopo l’acquisizione da parte del comune, fu intitolato al tenore pavese Gaetano Fraschini. Il progetto era stato affidato ad Antonio Galli Bibiena, esponente di una famiglia di costruttori di teatri.
L’impianto è tipicamente settecentesco: un ampio portico centrale funge da ingresso da Strada Nuova, mentre all’interno la sala presenta quattro ordini diversi (ionico, dorico, corinzio e attico) rintracciabili nei motivi dei balconcini i cui colori principali sono il giallo e l’azzurro tenui. L’affresco della sala risale al 1909 ad opera di Bignami.
Teatro tipicamente all’italiana (a ferro di cavallo) la sala è a cassa armonica per rendere l’acustica dello spazio perfetta. Non a caso per l’inaugurazione venne messa in scena l’opera Demetrio, musiche di Giuseppe Mjslivečzek, libretto di Pietro Metastasio (24 maggio 1773). Nel corso dei suoi duecentocinquanta anni il palco è stato attraversato da opere buffe, balletti e commedie in maschera, spettacoli di prosa, teatro classico. E oggi la sua storia continua.
(Giuseppe Chiavaroli)