La Chiesa di Santa Maria del Popolo fu voluta e costruita, nel 1516, da alcuni membri della confraternita di San Dionigi che alcuni anni prima si erano staccati dalla congregazione a causa di contrasti interni legati alla coniazione di monete nella confraternita. E’, dunque, a questo gruppo di religiosi, che si unì poi nel 1621 all’arciconfraternita del Suffragio di Roma, che si deve la fondazione di un oratorio dedicato a Santa Maria ad Populos, che in seguito fu dedicato alla Purificazione della Vergine.
Il Duca Francesco II Sforza sostenne entusiasticamente l’iniziativa e nominò l’oratorio come Oratorio di Corte, donando paramenti e oggetti sacri. Tra questi c’era una bellissima statua lignea della Madonna, originariamente proveniente dal Castello e ora visibile in una nicchia del coro.
L’oratorio ottenne un grande successo e l’edificio originale si rivelò presto insufficiente per accogliere tutti i fedeli. Di conseguenza, nel 1696, fu demolito per costruire una nuova chiesa su progetto dell’architetto Giovanni Ruggeri. La facciata della chiesa fu completata solo nel 1717, alcuni anni dopo la costruzione principale.
Gli affreschi sono di Giovan Battista Garberini e Casimiro Ottone, mentre la “Presentazione dello Sposalizio” è opera di Federico Bianchi.