I monumenti storici e artistici che la abbelliscono fanno di Piazza Duomo uno dei luoghi più importanti della città. Non c’è lato della piazza che non abbia una meraviglia da svelare agli occhi di chi passa. Al centro è dominata dalla Cattedrale, intitolata a Santo Stefano. La sua costruzione avvenuta alla fine del Quattrocento per volere del vescovo Ascanio Maria Sforza Visconti, ci racconta il fervore artistico e religioso di quell’epoca. Si distingue per la sua imponente cupola, la terza più grande d’Italia, dopo quelle di San Pietro a Roma e del Duomo di Firenze.
Alla sinistra della chiesa il moncone della Torre Civica (XI sec.) è ancora lì a testimoniare la grandezza della storia di Pavia, nonostante il crollo del 17 marzo 1989. Quando ottomila metri cubi di sabbia, mattoni e granito si sono polverizzati portandosi via quattro vite umane. Sul luogo del crollo c’è ora una superficie d’acqua sulla quale si trovano sospesi alcuni resti della cella campanaria.
Di fronte al Duomo, ecco il Palazzo Vescovile (XVI sec.) e il suo magnifico porticato colonnato, al centro del quale si trova il grande portale realizzato nella prima metà dei Seicento. Il palazzo, costruito tra il 1560 e il 1591 su progetto di Pellegrino Tibaldi, ha una facciata con decorazioni rinascimentali.
Al centro di tutto ciò, la statua del Regisole, ricostruzione novecentesca di una scultura romana equestre, simbolo di un’epoca lontana e avvenimenti storici travagliati. Ricordo di una statua sottratta dai pavesi ai ravennati prima dell’XI secolo e distrutta nel 1796 dalle sommosse giacobine che, ritenendo motivo di scandalo un monumento raffigurante un monarca, gettarono una corda al collo del cavallo e lo trascinarono a terra facendolo a pezzi.
(Raffaella Costa)
Foto in alto: la statua del Regisole e la facciata della Cattedrale (da Wikipedia, foto di Superzen)