Città delle Cento Torri. Un titolo che Pavia si merita ampiamente anche se deve condividerlo con Bologna, Lucca, San Gimignano… solo per citarne alcune in Italia e Praga per quanto riguarda l’estero. Che a Pavia ce ne fossero davvero così tante, costruite tra l’XI e il XIII secolo, lo testimonia l’affresco a San Teodoro del Bernardino Lanzani. Tutta colpa della donna che, narra la leggenda, in riva al Ticino aveva sentenziato che la famiglia che avesse costruito quella più alta si sarebbe assicurato il controllo su tutta la città. Dall’attuale skyline della città se ne identificano facilmente cinque. Due in via Porta: Torre Belcredi, che raggiunge i 60 metri, e la torre di San Dalmazio.
Le altre tre si trovano in piazza Leonardo da Vinci (foto sopra): del Maino, dell’Università e dell’Orologio. Per identificare le altre torri – e non sono poche – bisogna prestare una maggiore attenzione aggirandosi per strade e vicoli del centro anche perché la maggior parte sono state abbassate in epoca moderna. Come è avvenuto per la Belcredi tra via Frank e via Cardano. Una delle più recenti si trova lungo il centralissimo corso Cavour: Torre Bottigella realizzata nella seconda metà del Quattrocento. Non vanno dimenticate la torre Belcredi May in piazza Borromeo e la torre de’ Catassi davanti al palazzo delle poste.
(Bruno Gandini)