Palazzo Gallini, oggi sede dell’assessorato alla cultura del Comune, è una sorta di casa-museo di Voghera. Scrigno di memorie, non fosse altro perché dimora storica di Carlo Gallini, sindaco della città dal 1863 al 1886 e fondatore del Pio Istituto Agricolo Vogherese. La famiglia Gallini, di origini liguri, era proprietaria di terreni nella campagna vogherese e anche di una filanda. Due anni dopo la fine del suo mandato come primo cittadino, l’ingegner Gallini morì e nel suo testamento dispose che la casa della sua famiglia divenisse parte del patrimonio pubblico.
Nel piano nobile del palazzo, situato in via Emilia, si trovano tante stanze con soffitti affrescati nel tipico stile ottocentesco, con motivi floreali e mitologici. Nella splendida quadreria, ricca di opere datate tra il XVI e il XIX secolo, si trovano anche un Guercino originale e quadri di autori fiamminghi. Ma anche qualche dipinto che fu realizzato dallo stesso Carlo Gallini, appassionato di arte e in contatto con artisti famosi dell’epoca come Pellizza da Volpedo.
Nel lascito, oltre al patrimonio librario con volumi settecenteschi e qualche preziosa cinquecentina, è compreso anche l’archivio storico, con veri e propri tesori documentali sulla storia della città e del territorio dall’anno 979 ai giorni nostri.