Il settecentesco Palazzo Dattili della Torre, in via Emilia 137 a Voghera, risale al Medioevo ed è noto ai più soprattutto perché Napoleone Bonaparte vi soggiornò dopo la battaglia di Casteggio-Montebello. La sua struttura è lineare, con uno stile neoclassico, frutto di una restaurazione avvenuta tra il 1823 ed il 1847. Il palazzo fu poi oggetto di successivi interventi nel 1853 dall’ingegnere vogherese Paolo Cornaro e poi, più recentemente, nel 1983.
Il nome del palazzo deriva dalla famiglia Dattili, tra le più illustri e antiche casate di Voghera. All’epoca della sua prima costruzione il palazzo era l’unica casa in mattoni ed era quasi di fronte alla grande Chiesa convento dei Frati minori conventuali dedicata a San Francesco.
Nel 1872 il conte Vittorio Dattili ebbe un grande tracollo finanziario che mise in crisi la famiglia. Morì pochi anni dopo, nel 1878, lasciando la vedova Emilia Orsini Dattili con due bambini piccoli e in serie difficoltà economiche. La donna, però, non si lasciò scoraggiare e decise di affittare il pian terreno del palazzo ad alcune attività commerciali. Ancora oggi il pian terreno dell’edificio ospita diversi esercizi.
Il palazzo, dicevamo all’inizio, è noto soprattutto per aver ospitato Napoleone Bonaparte. Ma questi non fu l’unico personaggio illustre a soggiornare nel bel palazzo settecentesco: nel corso del XIX secolo tra le sue mura furono ospitati personaggi illustri come Napoleone Bonaparte, papa Pio VII e Napoleone III. Oggi è sede dell’Unione Industriali dell’Oltrepò.