A Vigevano c’è un magnifico edificio storico che racchiude un’importante parte della storia locale e della cultura cittadina: Palazzo Crespi. Costruito verso la fine dell’Ottocento, questo splendido edificio è stato realizzato dal ricco imprenditore tessile Giuseppe Crespi, fondatore dell’omonimo cotonificio.
Un’elegante testimonianza del passato industriale
Palazzo Crespi si affaccia su corso Cavour, presentandosi come un grande edificio con un design architettonico raffinato. Le finestre del primo piano sono sormontate da cornici con timpani adornati da motivi geometrici, mentre le balconate in pietra al primo piano e in ferro battuto decorato al secondo piano aggiungono ulteriore eleganza all’edificio.
Foto d’epoca di Palazzo Crespi, dal profilo Facebook Amici di Palazzo Crespi
Un interno affascinante
Oltre alla splendida facciata, l’interno di Palazzo Crespi è altrettanto affascinante. Uno scalone d’onore, con gradini in marmo, accoglie i visitatori in un ambiente che evoca grandezza e prestigio. Alcune delle sale interne conservano ancora soffitti affrescati.
Trasformazioni e destinazioni
Palazzo Crespi ha subito diverse trasformazioni nel corso degli anni, riflettendo l’evolversi della storia e della politica locale. Inizialmente acquistato dai Gagliardone e successivamente dai Biffignandi, entrambe importanti famiglie locali, l’edificio è stato successivamente donato al Partito Nazionale Fascista, che lo ha destinato a Casa del fascio. Dopo la Seconda guerra mondiale l’edificio è passato di proprietà al Comune di Vigevano, diventando un bene pubblico a servizio della comunità.
Una ricca biblioteca
Dal 1966, Palazzo Crespi ospita una preziosa istituzione culturale: la Biblioteca Comunale intitolata allo scrittore vigevanese Lucio Mastronardi. Custodisce un ricco patrimonio librario di circa 8000 volumi, accumulati grazie a donazioni, lasciti e apporti. All’interno della biblioteca si trova anche un’emeroteca con quotidiani, settimanali e periodici vari. Inoltre, una sezione multimediale consente agli utenti di accedere a contenuti digitali e risorse multimediali.
Raffaella Costa