Lì dove la Pianura Padana va terminando fra i fiumi Po’, Ticino e Sesia, nella congiuntura fra Lombardia e Piemonte, sorge il Castello di Sartirana, il più grande della Lomellina. Edificato alla fine del XIV secolo, si inseriva nell’opera di rafforzamento dei confini del Ducato di Milano, voluta dai Visconti e proseguita dagli Sforza.Per lo svolgimento di questa funzione si presenta come un’imponente struttura a pianta quadrangolare in cui sono ben evidenti i caratteri difensivi: il fossato, il cortile interno per le adunate militari e le quattro torri agli angoli; e tuttavia, proprio una di queste presenta la forma insolitamente cilindrica, struttura architettonica cara ai Visconti, a testimonianza dell’importanza di Sartirana all’interno del territorio del ducato milanese. Tra il 1462 e il 1463 venne eseguito il sopralzo dell’intera costruzione e il rafforzamento della torre circolare su progetto di Bartolomeo Fioravanti, noto architetto militare dell’epoca, chiamato a Mosca dallo Zar Ivan II per ultimare il sistema difensivo del Cremlino.
Con la Battaglia di Pavia (1525), che sancì la fine del ducato milanese, il castello passò ai Gattinara prima di essere lasciato alla casa dei Duchi d’Aosta nel 1934. Oggi il Castello di Sartirana è gestito da una fondazione che lo ha trasformato in un centro artistico-culturale: nelle sue sale sono ospitate collezioni di pittura, scultura, grafica, fotografia, ceramica, moda.