Conosciuto in epoca romana come Litibium, il borgo di Retorbido si trova nell’Oltrepò Pavese presso lo sbocco in pianura della valle Staffora. A testimonianza del suo passato antico spicca nel comune la chiesa di Sant’Andrea, secondo alcune testimonianze il nucleo intorno a cui si instaurò la primissima comunità di Retorbido.
Di certo è la chiesa più antica del borgo e del circondario, già citata nel 348 dagli annali Tortonesi del “Salice” e usata con la funzione di parrocchia fino al 1600; probabilmente venne dedicata a Sant’Andrea, l’apostolo pescatore, perché costruita sulla sponda del Torrente Rile. Nei secoli subì diverse trasformazioni, soprattutto in epoca rinascimentale, e nel ‘900 vi fu annesso un piccolo cimitero, perdendo così l’aspetto romanico originale in funzione di una facciata cinquecentesca. A testimoniarlo i muri esterni, a mattoni e sassi e vista, e il campanile, anch’esso di mattoni a vista e dotato ancora delle campane antiche.

Foto di: www.tripadvisor.it
L’interno della chiesa di Sant’Andrea, a navata unica, è ricco di opere d’arte interessanti: tra i pezzi più pregevoli spiccano un coro ligneo del Seicento recentemente riportato al suo splendore originale con un lavoro di restauro e un affresco del Legnani del 1853 raffigurante la Vergine tra S. Andrea e S. Martino. Molto belli anche la pavimentazione in cotto, i due crocifissi e la statua della Madonna del 1700 e l’unico altare con tempietto a quattro colonne, tutto costruito in pietra locale.
Nonostante Retorbido oggi abbia un’altra chiesa parrocchiale, la chiesa di Sant’Andrea è ancora usata in alcune occasioni, come la sua festività del 30 novembre, il Lunedì di Pasqua e il primo lunedì di ogni mese. Inoltre, ogni primo weekend del mese la Confraternita allestisce preso la chiesa un interessante mercatino dell’antiquariato.