Una tradizione artigianale che si traduce in uno dei musei sui generis unico in Italia. Siamo a Vigevano, città ducale capoluogo della Lomellina, a metà tra Pavia e Milano, dove si aprono le porte del Museo della Calzatura Pietro Bertolini, esposizione permanente dedicata alla storia e alla evoluzione della scarpa. Non solo oggetto utilizzato ogni giorno, ma anche pezzo di design, e icona della moda.
Il percorso si sviluppa all’interno delle sale che si trovano al piano superiore delle scuderie del Castello in un nuovo allestimento multimediale, attraverso diverse epoche storiche. Le sezioni sono tematiche: Stanza della Duchessa dopo la quale troviamo: Sezione storica; Stilisti e Designer; Etnica e Wunderkammer; Personaggi famosi; Aziende storiche; Bottiers parigini, e Tacco a spillo. Si parte con la Pianella d’epoca rinascimentale rinvenuta durante gli scavi al Castello e che si ritiene potesse appartenere a Beatrice d’Este, moglie di Ludovico il Moro.
Si prosegue con la Venezia settecentesca dei balli in maschera simboleggiata da una “ in raso e fili d’argento, agli stivali da cavallerizza. Di legno e rafia è realizzato il sandalo autarchico datato 1942, una sorta di scultura futurista.
Gli anni Cinquanta sono quelli del tacco a spillo, che, forse non tutti sanno, è stato inventato proprio nei calzaturifici artigianali di Vigevano, alla metà del secolo scorso. In questa sezione sono presenti capolavori di Andrea Pfister, Gucci, Marc Jacobs, Manolo Blahnik. Preziose, sono anche le “scarpe dei papi”: al Museo della Calzatura di Vigevano, infatti, sono conservate le scarpe di Pio XI, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, alle quali si aggiunge la copia del paio realizzato dal Calzaturificio Moreschi a Papa Benedetto XVI in occasione della sua visita a Vigevano nel 2007, che è stata donata al Museo.
Foto da museocalzaturavigevano.it
(Eleonora Lanzetti)