A soli 35 km da Pavia, sorge Lomello, uno dei borghi più suggestivi dell’intera zona; il fascino che si respira nel borgo è testimoniato soprattutto dalla bellezza della Basilica di Santa Maria Maggiore: uno splendido esempio di architettura romanica in Lombardia, la cui edificazione risale al periodo tra il 1025 e il 1040; sorge sulle spoglie di un antico tempio paleocristiano. La pianta è a croce latina con tre navate: quella centrale presenta il soffitto di legno in cassettoni, mentre le laterali presentano la volta a crociera; la navata di sinistra è più corta di quella di destra ad indicare, nelle chiese romaniche, il calvario di Gesù. Per avere testimonianza della preesistenza di un luogo di culto precristiano bisogna visitare la cripta in cui l’epoca precedente è testimoniata da colonne, capitelli e decorazioni. Secondo la leggenda in questo luogo avvenne il matrimonio tra la regina Teodolinda e Agilulfo e proprio questa unione provocò la distruzione dell’antico tempio: la donna infatti era cattolica ma lo sposo era pagano non convertito.
La preziosa testimonianza storica del borgo è completata dal Battistero di San Giovanni ad Fontes, intitolato a San Giovanni Battista (V secolo); il complesso monumentale venne restaurato nel 1941: fino a quel momento questo magnifico edificio rimase celato sotto il manto stradale. La pianta è volutamente ottagonale: il numero dei lati è quello delle beatitudini, le quali si auguravano per la vita al battezzato. Alle pareti si alternano piccole absidi semicircolari e rettangolari. In posizione centrale troviamo la vasca battesimale, di forma esagonale, utilizzata per il rito battesimale a immersione (progressivamente abbandonato in Italia a partire dal VI secolo). La suggestione del luogo è data, infine, dalla presenza di resti di lastre funerarie disposte tutte attorno al battistero.
(Giuseppe Chiavaroli)