di Raffaella Costa
Sarà un’edizione speciale quella della 26esima Milanesiana, il festival ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi, che dal 22 maggio al 28 luglio 2025 attraverserà l’Italia con 64 appuntamenti in 19 città. Tra queste, Pavia, che anche quest’anno avrà un ruolo da protagonista, con una serie di eventi ospitati nello storico Almo Collegio Borromeo. Il tema scelto quest’anno è “Intelligenza”: «Una parola – racconta Elisabetta Sgarbi – che mi è stata suggerita da Massimo Cacciari durante un incontro in casa editrice. Una parola dal significato amplissimo, in cui nuotare dentro, che si presta a infinite sfumature, come “anima del mondo”, come respiro universale che anima ogni fibra dell’universo, come la pensava Franco Battiato». La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, quest’anno si tinge delle sfumature del blu rielaborata da Franco Achilli. Un colore spesso associato alla logica, alla calma e all’affidabilità, che trasmette serenità e speranza in un mondo in cui è sempre più difficile orientarsi.

Il simbolo de La Milanesiana
A rendere ancora più forte il legame con Pavia sarà l’arte del pavese Marco Lodola, artista di fama internazionale, tra i protagonisti di questa edizione con la sua mostra diffusa “Avvisi Luminosi”: otto opere luminose esposte sull’Isola di Albarella, in Veneto. Oltre alle 8 esposizioni, sempre nell’ambito delle mostre, il 6 giugno Viareggio accoglierà “MARCO LODOLA. LA ROSA DELLA MILANESIANA SBOCCIA A VIAREGGIO”, scultura luminosa e sonora che verrà installata in Viale Giosuè Carducci.
Pavia, come dicevamo, diventerà una delle tappe più intense de La Milanesiana, grazie a una serie di eventi ospitati nello splendido Almo Collegio Borromeo:
- 16 giugno: incontri letterari con Kamel Daoud (Premio Goncourt 2024), Giulia Caminito (Premio Campiello 2021) e Hadley Freeman (The Guardian), seguiti dal concerto “Unlimited” dell’Enrico Pieranunzi Trio.
- 17 giugno: Laura Morante ed Eugenia Costantini portano in scena “Il Ballo” di Irène Némirovsky, con musiche di Francesca Giovannelli.
- 18 giugno: protagonisti Peter Cameron, Hisham Matar (Premio Pulitzer) e Bernard Minier, con la moderazione di Roberta Scorranese. La serata si chiuderà con il concerto della pianista Gile Bae, presentato da Francesco Micheli.

Elisabetta Sgarbi
«L’intelligenza – spiega ancora Elisabetta Sgarbi – è anche un dovere, un esercizio quotidiano di attenzione verso le cose e verso gli altri. Come scriveva Simone Weil, l’attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. E mai come ora, in tempi cupi segnati da conflitti, ne abbiamo bisogno».
Quest’anno la Milanesiana attraverserà idealmente tutta l’Italia: partirà il 22 maggio da Crotone, terra pitagorica, per poi risalire la Penisola, fino alle tappe più a Nord, tra cui Bormio e Livigno a fine luglio, in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Ma per chi ama la cultura, la musica e il pensiero, Pavia sarà una tappa da non perdere: una città che, come sottolinea la Sgarbi, «sa guardare al futuro senza dimenticare le sue radici, proprio come l’intelligenza che celebriamo quest’anno». «La Milanesiana – conclude Sgarbi – è un viaggio che sorprende sempre, perché è molto più grande di quello che io so. È un’energia che si moltiplica ogni anno, che attraversa città, persone, storie. Buona Milanesiana a tutti!».