Pavia e le terre pavesi sono ricche di eccellenze enogastronomiche. L’autunno, in particolare, offre delle vere delizie: la zucca bertagnina di Dorno, la pomella genovese, le patate di Brallo e, ovviamente, gli straordinari vini dell’Oltrepò Pavese. Conosciamo meglio queste specialità del territorio.
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LA ZUCCA BERTAGNINA DI DORNO
Ideale per ottenere quella consistenza cremosa e vellutata del risotto più profumato dell’autunno, ma anche come ripieno di pasta fresca, gnocchi, o nell’impasto di pane e focacce, o ancora al forno come contorno rustico. È la zucca Bertagnina di Dorno (da non confondere con la Berrettina di Lungavilla), piccolo comune della Lomellina, in cui da tradizione si coltiva la tipica zucca a forma di bartò, il tipico berretto, in dialetto. Quattro produttori ufficiali della zucca Bertagnina: le aziende agricole Matteo Prandelli, Garavaglia, Valter Paterlini, e Zerbi. Una produzione stagionale che si attesta oltre gli 80 quintali di qualità eccellente.
POMELLA GENOVESE, LA DOLCISSIMA MELA TIPICA DELLA VALLE STAFFORA
La Pomella genovese è una mela di dimensioni piccole, di forma appiattita e dalla buccia liscia e cerosa generalmente verde, ma con una vistosa mascella rossa quando è esposta al sole. L’interno è il suo bene più prezioso: la polpa è bianca, soda e molto aromatica, motivo per cui la mela risulta particolare gustosa e zuccherina. L’area di diffusione storica di questa varietà sono le colline della Valle Staffora, ma oggi è presente particolarmente nei comuni di Ponte Nizza e Bagnaria, dove si trova sia coltivata nei campi delle aziende agricole, sia come albero singolo nei terreni delle più antiche famiglie contadine della zona. Per molti decenni ha rischiato di scomparire, ma ora è tornata a “fiorire” rigogliosa nella sua terra d’origine.
DAL BRALLO LE PATATE DI MONTAGNA PIÙ BUONE
Hanno un sapore delizioso e inconfondibile, proprio perché vengono coltivate in altura, a Brallo di Pregola, da poche micro aziende a conduzione famigliare (come l’Azienda Agricola Bio La Montagnola e Molino del Sole). È la Patata del Brallo, una DeCO, gustoso tubero di montagna, la cui coltivazione è stata recuperata e valorizzata soltanto nell’ultimo decennio grazie all’impegno di giovani agricoltori. Non ci riferiamo ad una varietà tipica del luogo, ma di cultivar diverse, raccolte nel perimetro montano di Brallo e dintorni.
I GRANDI VINI MADE IN OLTREPÒ PAVESE
Una terra naturalmente vocata al vino. L’Oltrepò Pavese non è da considerarsi secondo a nessuno, nonostante la Franciacorta la faccia da padrona in Lombardia. La produzione enologica oltrepadana comprende 1 Docg (Oltrepò Pavese Metodo Classico; Cruasé, marchio collettivo consortile per la versione rosé); ben 7 Doc (Bonarda dell’Oltrepò Pavese, Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese, Casteggio, Oltrepò Pavese, Oltrepò Pavese Pinot grigio, Pinot nero dell’Oltrepò Pavese e Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese); e un Igt (Provincia di Pavia). Proviamo a dare qualche coordinata, su quali vini assaggiare in occasione di un giro in collina, a seconda degli abbinamenti.