Commissionata negli anni Quaranta da Vittorio Crespi, erede della celebre famiglia di industriali nel campo cotoniero, la villa rappresenta un importante esempio di architettura del 900. Progettata dall’architetto e designer milanese Giuseppe De Finetti, l’edificio è stato originariamente concepita come una residenza di caccia.
La villa si sviluppa su tre piani intorno a un vasto ambiente centrale. La sua progettazione mostra influenze degli insegnamenti del rinomato architetto Adolf Loos, che De Finetti aveva conosciuto a Vienna, dove risiedette fino al 1920, prima di stabilirsi definitivamente a Milano. Esempi di questa influenza si possono notare nel piccolo atrio al piano di caccia e nel caminetto che si trova nel piccolo soggiorno adiacente alla camera padronale.
Ciò che rende unica la villa è l’attenzione posta nel rapporto con il paesaggio circostante grazie alle aperture e alle ampie vetrate, al terrazzo semicircolare e al ponticello che si affaccia su un vasto parco di quattro ettari. Elementi che creano una connessione diretta tra l’uomo, la natura e il fiume Ticino.
La villa era stata pensata per offrire il massimo comfort agli ospiti dopo le battute di caccia. Tra i personaggi illustri che hanno soggiornato vi sono nobili inglesi e olandesi come il duca Filippo di Edimburgo e il principe consorte della regina d’Olanda, nonché aristocratici francesi, spagnoli, uomini di stato e personaggi dello spettacolo.
Oggi la villa viene utilizzata per matrimoni ed eventi. La sua bellezza architettonica la sua ambientazione naturale la rendono anche un luogo ambito per spot pubblicitari e riprese cinematografiche.
(Raffaella Costa)