Nel febbraio del 1530 a Bologna papa Clemente VII incoronava Imperatore del Sacro Romano Impero Germanico Carlo V; fra i signori regnanti delle casate italiane presenti alla cerimonia spiccava Francesco II Sforza, il quale colse l’occasione per chiedere al pontefice l’istituzione della Diocesi di Vigevano. L’importanza strategica e commerciale che la città di Vigevano stava conoscendo in quegli anni grazie al Ducato di Milano spinse Clemente VII a promulgare la bolla “Pro excellentissimae sedis apostolicae” (marzo 1530) con la quale la nuova diocesi veniva istituita; la nomina di Galeazzo Pietra come primo vescovo portò all’inizio dei lavori di costruzione del Palazzo Vescovile.
Per la costruzione della sede vescovile, Francesco II concesse come patrimonio immobiliare alcune abitazioni adiacenti la Cattedrale; nel dicembre del 1531 Galeazzo Pietra entrò ufficialmente in città e l’anno successivo iniziarono i lavori di trasformazione e di ampliamento di vecchi e nuovi edifici. Negli anni successivi, il Palazzo Vescovile subì modifiche, fra le quali degna di nota è quella voluta dal vescovo Andrea Casale: sul finire del XVI secolo vennero aggiunti il maestoso scalone d’onore e un grande giardino interno. Sotto il governo del vescovo Juan Caramuel (1673-1682), il palazzo venne dotato di saloni di rappresentanza, dell’appartamento privato del Vescovo con Cappella.
La facciata esterna del palazzo non presenta elementi architettonici di particolare rilievo: poche sono le finestre con ornamenti signorili; superato l’ingresso, si entra in un cortile delimitato a sinistra da un porticato e a destra dalla parte esterna del Duomo. Sulla volta della scalinata per le Sale del Vescovado e alla Cappella Privata sono ricordati i nomi dei promotori del Vescovado di Vigevano: il papa Clemente VII, l’imperatore Carlo V e Francesco II Sforza.
Da ricordare l’Armistizio di Salasco del 9 agosto del 1848 a conclusione della Prima Guerra d’Indipendenza, firmato proprio a Salasco dai rappresentanti del Regno di Sardegna e da quelli austriaci
In copertina foto di Capricornicus crispus da Wikipedia