Il Museo del Tesoro del Duomo viene inaugurato negli anni Settanta nei locali dell’antica Sagrestia superiore, in cui già da secoli erano conservati molti degli oggetti oggi esposti. Il nucleo fondamentale del museo proviene, tuttavia, dalla donazione di Francesco II Sforza alla Diocesi di Vigevano nel 1534.
Dopo aver ottenuto di nuovo la guida di Milano, il duca aveva ottenuto per Vigevano da Papa Clemente VII la dignità di Diocesi. Veniva così realizzato il sogno politico di Ludovico il Moro: trasformare Vigevano in sede vescovile ricca e prestigiosa capace di servire adeguatamente la corte ducale, di cui la città doveva essere una cornice. Proprio per seguire questo ambizioso progetto da Milano vennero mandati innumerevoli suppellettili d’argento, arazzi, preziosi codici miniati, quadri, arredi lignei e paramenti liturgici per ornare la Cattedrale e ancora oggi costituiscono le varie sezioni del museo. Attualmente si conservano nell’antica donazione solo otto oggetti in argento (nei documenti ufficiali Francesco II parlando di “Tesoro” si riferiva alle sole argenterie), ma alcuni di questi, cioè la pace, la croce astile, il calice episcopale e i pastorali sono indiscutibilmente i più prestigiosi e preziosi dell’intera elargizione e con le loro caratteristiche ne hanno caratterizzato l’insieme. In particolare, la Pace è l’oreficeria più importante di tutta la donazione sforzesca: le straordinarie proporzioni e lo stile la rendono un pezzo eccezionale.
Oggi, dopo una lunga ristrutturazione, il museo si presenta in una nuova cornice organica ma estremamente elegante, rispettosa della tradizione ma aperta all’accessibilità digitale.
Il museo è visitabile il sabato e la domenica dalle 15 alle 19 (biglietti acquistabili in loco, al costo di 5 euro). Qui tutte le info.
Foto da Museo Tesoro del Duomo – Vigevano
(Giuseppe Chiavaroli)