Voghera e i longobardi: un rapporto che durò ben due secoli. Dal VI all’VIII secolo, infatti, nel periodo di dominio longobardo, a Voghera vivevano uomini liberi e benestanti, che avevano in mano vasti terreni, abitazioni e servitù. Appunto, i longobardi.
La vicinanza di Voghera con Pavia, capitale longobarda, diede alla città una relativa importanza, tale da farla eleggere come residenza fissa da molti “arimanni”, nobili longobardi possessori di terre. Non era difficile, dunque, imbattersi nelle loro figure imponenti, camminando per le strade della città.
È probabile che in quel periodo il territorio di Voghera dipendesse direttamente dal re, che viveva a Pavia, capitale del regno. Una prova tangibile di questo, si ha nel passaggio diretto di latifondi, diritti d’acque, molini e porti sul Po fatto ai nobili longobardi. Questi si stabilirono nel vogherese e diedero così, probabilmente, origine alle tante nobili famiglie del Principato di Pavia, che fino al secolo XVIII esercitarono i diritti feudali nei castelli delle colline e della pianura dell’Oltrepò.
La popolazione vogherese dipendeva direttamente dal re ed era amministrata da un “gastaldo”, una figura incaricata della gestione e dell’amministrazione dei poteri del re. Aveva poi in carico l’amministrazione della giustizia civile e penale.Dal punto di vista urbanistico, proprio in questo periodo si rafforzò il nucleo urbano lungo le direttrici del vecchio “castrum”.