Il 1212 è un anno molto importante nella storia di Voghera: con atto solenne Pavia concedette alla città il riconoscimento della libertà comunale, impegnandosi a mantenerla sempre e a considerare gli abitanti di Voghera pari a quelli di Pavia. “Viqueria”, come veniva allora chiamata la città, è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come appartenente all’Oltrepò.
È sempre in questo stesso periodo, nel basso medioevo, che prende forma la pianta urbana della città di Voghera: intorno alle mura un largo fossato riceveva le acque del torrente dello Staffora grazie a una deviazione che faceva arrivare nella città il “Liquidocium Magnum Communis Viqueriale”, il già citato canale Lagozzo. Cambia, poi, la struttura dei cinque sobborghi che si trovavano al di là della cinta muraria e che prendevano il nome dalle relative porte a cui erano collegati.
Il 5 giugno 1271 il Consiglio dei mille credendari di Pavia, decisi a trovare fondi per sostenere le guerre del conte Uberto Landi a difesa della città, vendette a a Voghera, al prezzo di 300 lire pavesi, il diritto di eleggere autonomamente il podestà. Un altro importante passo verso l’autonomia.
(Foto dal sito del Comune di Voghera)