Il Palazzo Civico di corso Vittorio Emanuele II, attualmente sede del Municipio di Vigevano, è un’imponente struttura costruita tra il 1768 e il 1821. Originariamente destinato ad ospedale, nel 1911 l’edificio venne trasformato nella sede del Comune. La facciata principale si distingue per il suo stile neoclassico, con muri rivestiti di bugnato piatto, decorati con modanature, mensole e timpani triangolari. Dal cortile quadriportico si accede ai piani superiori attraverso un imponente scalone che ci conduce alle prime meraviglie.
All’interno, sopra gli stipiti degli uffici del sindaco e della giunta, spiccano sette lunette, attribuite all’artista vigevanese Bernardino Ferrari. Queste opere provengono dalla antica cappella della Chiesa di Santa Croce, andata distrutta, del Castello Sforzesco. Raffigurano i santi Ambrogio, Pietro, Giacomo, Gerolamo, Caterina, Andrea e il Battista. Inoltre, nell’ovale centrale si distingue il “Ritratto della Madre”, un’opera di fine Ottocento del pittore vigevanese Giovan Battista Garberini, allievo di Leonardo.
Nell’atrio, al piano terreno del Palazzo, dominano il busto di Pier Candido Decembrio, segretario personale di Filippo Maria Visconti, e un monumento dedicato al giureconsulto Pier Luigi Albini, posto sul ripiano dello scalone. Nell’aula consiliare, invece, sono presenti due busti rappresentanti Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II.
(Raffaella Costa)
Foto di Capricornus Crispis da Wikipedia