Uno dei manicomi più sicuri e controllati d’Italia era quello di Voghera, noto anche come “Manicomio del Lombroso”, in quanti a concepirlo fu proprio il famoso medico e antropologo Cesare Lombroso. L’edificio fu inaugurato nel 1876 in viale della Repubblica 88.
Venne costruito fuori dal centro abitato, con il chiaro obiettivo di tenere completamente separati i “matti” dai “sani”. La struttura è enorme: 63mila metri quadrati, con aree a pianta circolare dette “le rotonde dei furiosi”, dove venivano ospitati i degenti più violenti. Complessivamente arrivò ad ospitare 1.029 pazienti e ad avere oltre 400 dipendenti. Venne chiusa nel 1998. Oggi la direzione del dipartimento di salute mentale dell’Azienda Ospedaliera è proprietaria della struttura.
Al manicomio di Voghera è legata una storia intrisa di leggenda, quella di Luigi Marini, detto “Ringo”. Marini era un paziente della struttura che ogni sera, come per magia, riusciva a scappare dal manicomio. Sebbene il personale tenesse sotto controllo notte e giorno Ringo, lui riusciva sempre a fuggire. Chissà come. Andava a ballare in una vicina balera facendo autostop e poi faceva ritorno al manicomio una volta finita la serata. Si può dire che Ringo fu il primo uomo a porre una crepa in quel muro tra folli e sani creato dagli uomini, ma che ben poco aveva di umano.
(Foto dal sito del FAI)