Negli anni ’40, in un laboratorio di Cava Manara, vicino a Pavia, Aldo Manfredi coltiva una visione. È un uomo appassionato di cosmetica, e il suo lavoro si concentra sulla produzione di brillantine e tinture per capelli, prodotti innovativi per l’epoca che rispondevano ai desideri di cura e bellezza degli italiani. Manfredi, però, non si accontenta di creare semplici prodotti per capelli; la sua ambizione è quella di offrire qualcosa di più, un prodotto che fosse allo stesso tempo naturale e rivoluzionario.
È così che nasce Capinera, un marchio destinato a trasformare il modo di pensare ai trattamenti per capelli. Con Capinera, Manfredi introduce sul mercato una colonia speciale, accompagnata da uno slogan accattivante e rassicurante: “Non è una tintura, non nuoce”. Questa frase rappresenta un impegno, un messaggio diretto a tutti coloro che desiderano prendersi cura della propria immagine senza ricorrere a trattamenti aggressivi.
L’idea alla base di Capinera è tanto semplice quanto affascinante: creare una colonia che, applicata regolarmente, sia capace di ridonare progressivamente ai capelli il loro colore naturale. È un concetto rivoluzionario, che si distingue dalle tinture permanenti o dalle colorazioni chimiche dell’epoca. Capinera promette una bellezza autentica e rispettosa, un trattamento che va oltre la superficie, cercando di ravvivare il colore originario dei capelli senza danneggiarli.
Il sogno di Manfredi con Capinera non si limita alla sola cura estetica; rappresenta un modo di vedere la bellezza come qualcosa di naturale e autentico. La colonia Capinera diventa presto un simbolo di questo ideale, un prodotto che si distingue per la delicatezza e l’efficacia, e che offre una soluzione alternativa a chi vuole evitare tinture invasive. Le donne e gli uomini che utilizzano Capinera si sentono parte di una rivoluzione silenziosa, fatta di piccoli gesti e risultati graduali.