Camillo Brambilla (Pavia, 27 febbraio 1809 – Pavia, 3 marzo 1892) è stato un numismatico italiano, figura di spicco nel panorama culturale pavese del XIX secolo. La sua passione per la numismatica, unita a un profondo interesse per la storia locale, lo portò a raccogliere una vasta collezione di monete medievali italiane, con particolare attenzione alla serie delle monete pavesi.
Nato da Giuseppe e dalla baronessa Maria Erben, Brambilla si laureò in giurisprudenza nel 1828. Nel 1836 entrò nell’amministrazione pubblica del governo austriaco dell’epoca. Tuttavia, il suo spirito liberale e il suo coinvolgimento nel movimento risorgimentale lo portarono a scontrarsi con il governo austriaco, che nel 1849 lo trasferì a Mantova come punizione. Brambilla si dimise dai suoi incarichi e, dopo l’Unità d’Italia, ricoprì diverse cariche pubbliche, tra cui quella di consigliere comunale dal 1860 al 1891.
La sua passione per la numismatica lo portò a collezionare per molti anni monete medievali italiane, con un focus particolare sulla serie delle monete pavesi. La sua collezione, di grande valore storico e culturale, fu lasciata in eredità alla città di Pavia.
Oltre alla numismatica, Brambilla si interessò anche di storia locale e di arte. Le sue carte e la sua raccolta di pergamene sono conservate presso l’Archivio Storico Civico di Pavia.