Cesare Lombroso, medico e antropologo italiano noto per i suoi contributi alla criminologia, scompare il 19 ottobre 1909. Laureatosi in medicina a Pavia nel 1858, poco dopo si arruola come ufficiale medico durante la campagna contro il brigantaggio in Calabria. Durante questo periodo inizia a interessarsi anche all’antropologia e all’etnologia. Nel 1864 riceveun incarico dall’Università di Pavia per insegnare clinica delle malattie mentali e antropologia e, tre anni dopo, diventa professore straordinario di clinica delle malattie nervose e mentali. Nel 1870 mentre esamina il cranio di un sospettato criminale, Giuseppe Villella, Lombroso nota una caratteristica anatomica che crede essere comune solo nei criminali: la fossa occipitale mediana. Questa osservazione lo porta a sviluppare la teoria dell’atavismo, sostenendo che i criminali sono portatori di caratteristiche fisiche e psicologiche ancestrali. La sua teoria e i suoi studi sulla criminologia hanno avuto un impatto sulla psicologia forense e sulla comprensione delle cause del comportamento criminale.