Lungavilla, antico borgo situato nel cuore dell’Oltrepò Pavese, tra il fiume Po e i primi rilievi dell’Appennino Ligure-Emiliano, festeggia oggi l’anniversario di un importante cambiamento. Fu infatti il 23 dicembre 1894 che, con Regio Decreto, il paese cambiò ufficialmente nome da Calcababio a Lungavilla, un termine che secondo leggenda trae origine dall’esclamazione del Re Umberto I: “Oh, che longa vila!”, pronunciata durante un passaggio nel territorio.
Le origini di Lungavilla risalgono alla preistoria, quando il territorio era abitato dai Liguri, un popolo di origine africana. Successivamente, il dominio passò ai Galli nel IV secolo a.C., poi ai Romani, la cui presenza è testimoniata dal ritrovamento di tombe, vasi e un’urna cineraria, oggi custodita nel Museo di Arte Antica di Pavia. La prima menzione ufficiale di Calcababio risale al 1250, quando il borgo faceva parte del Ducato di Pavia. Dal tardo Quattrocento, la sua storia si intrecciò con quella della nobilissima casata dei Botta-Adorno, protagonisti durante il feudalesimo, il dominio asburgico e il Regno di Sardegna.
Nel 1836, il paese fu colpito da una violenta epidemia di colera. Grazie a un triduo di preghiera guidato dal parroco Don G. B. Bellingeri, seguito da una processione dedicata alla Madonna, l’epidemia si arrestò, lasciando nella comunità una profonda gratitudine. Da allora, ogni 22 agosto si celebra la solenne Giornata del voto, in ricordo di quel momento di fede e speranza.
Il territorio di Lungavilla, completamente pianeggiante, è caratterizzato da terreni alluvionali ricchi di argilla, che nei primi del Novecento favorirono una fiorente produzione di laterizi. Questa risorsa rappresentò una fonte di ricchezza per il paese, con la vecchia fornace Palli come simbolo del legame con il lavoro e l’industria.
Il borgo di Calcababio fu anche teatro di importanti vicende storiche, come gli scontri tra austriaci e alleati franco-piemontesi durante la Battaglia di Montebello del 1859. Questi avvenimenti segnarono la transizione verso l’unità nazionale, culminata con l’aggregazione del territorio al Regno d’Italia.