Il 3 gennaio 1117 un devastante terremoto colpì la Pianura Padana, segnando uno degli eventi sismici più significativi del Medioevo italiano. Tre scosse successive, con epicentro stimato nei pressi di Verona, scossero l’intera regione. La scossa più violenta, verificatasi nel pomeriggio, raggiunse una magnitudo stimata intorno al settimo grado della scala Mercalli.
L’evento è documentato attraverso annali monastici ed epigrafi conservati negli archivi dei numerosi monasteri dell’Italia settentrionale del XII secolo, sebbene alcune fonti risultino controverse.
A Pavia, distante circa 140 chilometri dall’epicentro, il sisma interruppe i lavori di costruzione della Basilica di San Michele. L’edificio, che stava risorgendo dopo l’incendio del 1004, era in piena fase costruttiva. I lavori, iniziati verso la fine dell’XI secolo con la realizzazione di cripta, coro e transetti, subirono un arresto forzato a causa del terremoto. Nonostante l’interruzione, la basilica venne completata entro il 1130. Dell’edificio precedente sopravvive ancora oggi il campanile del X secolo, testimone silenzioso di questi eventi storici.