Nel cuore della fertile pianura pavese, a Torre d’Isola, si coltiva un mais davvero speciale. Non un mais qualsiasi, destinato alla polenta o all’alimentazione animale, ma un piccolo chicco dal cuore “vitreo”, pronto a trasformarsi in una nuvola bianca e croccante: il mais da popcorn di Torre d’Isola, affettuosamente chiamato dai locali “melghìn”, ovvero “piccola meliga”.
La sua storia è un racconto di passione familiare che si tramanda da circa ottant’anni, grazie alla dedizione del signor Carlo Boiocchi (classe 1939) e, prima di lui, di sua madre. Un orticoltore curioso e appassionato, il signor Boiocchi, ricordato dai compaesani per le sue insolite coltivazioni, ha custodito gelosamente questo piccolo tesoro agricolo.
Immaginate pannocchie corte, tozze, che non superano i quindici centimetri, cariche di chicchi perlacei, pronti a sprigionare tutta la loro magia in una semplice padella con un filo d’olio. Il “melghìn” è proprio questo: un concentrato di storia e sapore, capace di trasformare una tradizione contadina in un momento di convivialità e gusto.
Ma la curiosità legata a questo mais non finisce qui. Il signor Boiocchi aveva un’abitudine singolare: piantava nella stessa fila chicchi bianchi, rossi e blu, con l’intento di farli “imbastardire”, ovvero incrociarsi, ottenendo così una sorprendente varietà di colori. Un piccolo esperimento genetico “ante litteram” che testimonia la sua profonda conoscenza della terra e dei suoi frutti.
E cosa dire del “gravisìn”, il tutolo della pannocchia? Per il signor Boiocchi non era un semplice scarto, ma un divertente “finto toscanello”, un innocuo passatempo che strappava un sorriso ai suoi compaesani. Un piccolo aneddoto che svela un legame affettuoso e giocoso con il frutto del suo lavoro.
Il mais da popcorn di Torre d’Isola appartiene alla categoria “perla prolifico”, una tipologia caratterizzata da piante basse, ricche di polloni e capaci di produrre più di una pannocchia. I suoi chicchi vitrei, con un pericarpo che può variare dal rosso scuro al blu scuro fino al bianco perla, sono il segreto della sua capacità di “scoppiare” in modo fragoroso e delizioso.
La tradizione di conservare le pannocchie appese, una volta raccolte, e di selezionare i chicchi basali per la semina successiva, è un rito che si ripete da generazioni, mantenendo intatta la purezza e le caratteristiche uniche di questo mais.
La sua presenza, attualmente concentrata nella provincia di Pavia, non è un caso isolato in Lombardia. Altre varietà di mais “perla” da scoppio sono state ritrovate nelle province di Cremona e Brescia, e un tempo anche nel Mantovano. E la ricerca storica svela legami con il “perla rosso” di Vigevano e altre varietà del vicino Piemonte, tessendo una rete di biodiversità agricola tutta da scoprire.
Il “melghìn” di Torre d’Isola è molto più di un semplice mais da popcorn. È un pezzo di storia locale, un simbolo di passione agricola e di tradizioni familiari che continuano a “scoppiare” di sapore e di autenticità. La prossima volta che preparerete dei popcorn, pensate a questo piccolo chicco pavese, custode di un’eredità che sa di terra, di ingegno e di un pizzico di magia.